Il Festival del Cinema Europeo sceglie il legno d’ulivo e sostiene la denuncia dei maestri salentini


LECCE
- Il Festival del Cinema Europeo abbraccia quest’anno la causa della Rete CLETUS, che da tempo denuncia la dispersione del prezioso legno d’ulivo salentino: un materiale unico, spesso ridotto a pellet in milioni di quintali a causa dell’assenza di una pianificazione adeguata, nonostante il suo valore artistico, culturale e identitario. Una sorte che colpisce anche i tronchi monumentali, tutelati dalla legge regionale ma talvolta espiantati pur se ancora vegeti.

Per dare forza a questo messaggio, il Festival ha scelto di realizzare i propri premi in legno d’ulivo e di ospitare, nella hall del Teatro Massimo, le opere dei maestri: Tonio Pede, Vito Russo, Pino Quarta, Tonino Zurlo, Donato Ungaro e Massimo Miglietta.

Le opere installate sono sei, grazie alla disponibilità degli spazi della Multisala Massimo.

Le targhe/premio in legno d’ulivo sono firmate dal maestro Fabrizio Mastrogiovanni e saranno consegnate ai sei protagonisti premiati.

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