La vera urgenza oggi è salvare il SSN dalla crisi profonda in cui versa: senza interventi immediati per rendere attrattive e valorizzare le professioni sanitarie e socio-sanitarie, nessuna riforma potrà funzionare
La proposta avanzata dal Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, di aprire un tavolo interregionale per la revisione della Legge 833/78, istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale, rappresenta un passaggio di indubbio rilievo. È vero che lo scenario sanitario è radicalmente cambiato rispetto al 1978 e che l’attuale modello necessita di essere ripensato.
Ma la vera urgenza oggi è salvare il SSN dalla crisi profonda in cui versa: senza interventi immediati per rendere attrattive e valorizzare le professioni sanitarie e socio-sanitarie, nessuna riforma potrà funzionare.
Negli ultimi anni, la Lombardia ha smantellato l’assistenza territoriale e indebolito i distretti sanitari, aggravando le disuguaglianze e mettendo a rischio i principi di universalità, uguaglianza ed equità.
Se davvero si vuole riformare la sanità, servono scelte concrete e coraggiose:
- Assumere e stabilizzare personale sanitario e socio-sanitario;
- Aumentare stipendi e opportunità di carriera per fermare la fuga di professionisti;
- Rafforzare la sanità territoriale per garantire assistenza di prossimità a tutti i cittadini.
"Senza investire su chi ogni giorno cura, assiste e salva vite – dichiara il segretario generale regionale Roberto Gentile – ogni riforma rischia di essere solo un’operazione di facciata".
La sanità pubblica si difende investendo nelle persone, non solo cambiando le leggi.
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