“Il Guardiano del Ramo”
Questa opera nasce da un momento di silenzio, da uno sguardo fugace che il mio gatto ha rivolto al vuoto mentre era appollaiato su un ramo reciso. Ho voluto catturare quella sospensione, quel senso di contemplazione che spesso gli animali sanno esprimere meglio di noi. Il cielo che lo circonda non è solo uno sfondo: è un respiro, un pensiero, un sogno che si espande.
Ho scelto l’acquarello per la sua capacità di suggerire più che definire. Le sfumature blu e verde acqua, le stelle appena accennate, i rami spogli… tutto contribuisce a creare un’atmosfera che non vuole spiegare, ma evocare. Il gatto, con il suo sguardo rivolto verso il basso, non osserva qualcosa in particolare: è immerso in un pensiero che non conosciamo, ma che possiamo sentire.
Dipingerlo è stato come scrivere una poesia senza parole. Ogni pennellata è stata guidata da un’emozione, da un ricordo, da una sensazione che non riuscivo a tradurre in altro modo. “Il Guardiano del Ramo” è per me una metafora della quiete, della solitudine fertile, di quel momento in cui ci fermiamo e ascoltiamo il mondo senza parlare.
26 settembre 2025 - Giuliano Martini Ascalone
NB: Tecnica acquarellata, con sfumature morbide e trasparenze luminose tipico dei colori gouache...