Violenza donne, Pd: 'Parole irresponsabili da due Ministri della Repubblica'


"Le dichiarazioni della Ministra Roccella e del Ministro Nordio sono di una gravità inaudita. Negare l’importanza dell’educazione sessuale nella prevenzione della violenza, o evocare una presunta incapacità 'genetica' degli uomini a riconoscere la parità, non è solo sbagliato: è pericoloso. Sono parole che distorcono i fatti, che confondono il dibattito pubblico e che rischiano di trasformare una responsabilità sociale e culturale in un finto destino biologico". Lo dichiarano in una nota le deputate democratiche in Commissione Femminicidio, Valentina Ghio, Sara Ferrari e Antonella Forattini.

"La violenza contro le donne - sottolineano le parlamentari - non nasce nel DNA: nasce in una cultura che alcuni, ancora oggi, sembrano giustificare o quantomeno minimizzare. Attribuire la radice del problema alla natura maschile significa spostare l’attenzione dai veri nodi – educazione, potere, stereotipi – e può diventare, anche involontariamente, un alibi per chi perpetua comportamenti inaccettabili. È scandaloso che due Ministri della Repubblica, alla vigilia della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, consegnino al Paese messaggi così distorti e regressivi. Mentre l’Italia chiede risposte concrete, rispetto, prevenzione e strumenti culturali adeguati, dal Governo arriva invece un segnale di arretramento che offende le donne, gli uomini e le nuove generazioni. A chi mette in dubbio l’efficacia dell’educazione, andrebbe ricordato che è proprio da lì che passa il cambiamento reale".

"Queste parole sono un danno a chi combatte la violenza e un regalo all’oscurantismo, peraltro a pochi giorni dall’approvazione unanime della legge sul consenso alla Camera. Con questa dichiarazione i due ministri appaiono fuori dalla realtà" concludono le deputate Pd.

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