Il kick off del The 48 Hour Film Project Roma 2025 ha inaugurato ufficialmente una nuova edizione del contest internazionale che ogni anno richiama squadre di filmmaker pronte a misurarsi con una delle sfide più intense del panorama audiovisivo: realizzare un cortometraggio completo in sole 48 ore, dalla scrittura al montaggio finale.
Sono state presentate tutte le tappe fondamentali del percorso, definendo il quadro operativo entro cui si muoveranno i team nei prossimi giorni.
Ogni squadra ha pescato due categorie tra quelle previste dal format internazionale, che spaziano dall’action alla commedia, dal thriller alla fantascienza, dai musical ai mockumentary, fino alle sezioni tematiche come Climate Film, Food Film, Silent Film o Utopian/Dystopian. Il genere scelto — o il mix fra i due pescati — dovrà risultare chiaramente riconoscibile, pena la squalifica.
Subito dopo, come previsto dal regolamento, sono stati annunciati i tre elementi obbligatori che dovranno comparire in ogni cortometraggio.
L’oggetto di scena individuato per questa edizione è un quotidiano cartaceo, mentre il personaggio comune assegnato a tutti i team è Antonia/Antonio Mancini, assicuratrice o assicuratore.
La frase che dovrà essere integrata nel film è: "La democrazia funziona meglio quando si ascolta la voce di tutti".
La presenza puntuale di questi elementi è condizione necessaria per rimanere in gara.
Con lo scoccare dell’orario ufficiale, le squadre hanno potuto avviare la produzione vera e propria: 48 ore durante le quali scrivere la sceneggiatura, organizzare le riprese, girare, montare e preparare la versione definitiva del corto.
Parallelamente alla partenza della gara, il kick off ha segnato anche la presentazione del nucleo più prestigioso di questa edizione: la giuria internazionale. Quest’anno il festival ospita alcuni dei nomi più premiati e riconosciuti dell’industria cinematografica mondiale.
A cominciare da Paul Haggis, regista e sceneggiatore, vincitore di due Premi Oscar per Crash – Contatto fisico. La commissione include poi Mark Weingarten, due volte Premio Oscar per il miglior sonoro (Dunkirk, Top Gun: Maverick); Pamela Martin, montatrice candidata all’Oscar per The Fighter e King Richard; Anne Dudley, compositrice Premio Oscar per Full Monty; Patrice Vermette, scenografo Premio Oscar per Dune; Lillo Petrolo, attore, regista e sceneggiatore tra i volti più amati del cinema e della televisione italiana; e Massimo Cantini Parrini, costumista vincitore di sei David di Donatello e due volte candidato all’Oscar (Pinocchio, Cyrano).
La presenza di questo panel di altissimo profilo conferma il crescente prestigio della manifestazione, che anche per il 2025 si svolge sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento europeo e con il Patrocinio della Commissione europea, affiancata da partner quali MYmovies One, Pigneto Film Festival, Ferrara Film Corto e l’Associazione Ex Alunni del Centro Sperimentale di Cinematografia.
Il percorso del festival proseguirà nelle prossime settimane con le proiezioni pubbliche dei cortometraggi in gara — in programma il 1° e 2 dicembre tra il Cinema Caravaggio e la Sala Agis — per poi culminare il 16 dicembre al Nuovo Teatro Orione, dove si terrà la serata finale di premiazione con l’assegnazione di oltre 20 riconoscimenti e la presenza sul palco dei membri della giuria.
Il 20 dicembre, inoltre, i cinque migliori corti saranno disponibili online sulla piattaforma MyMovies One.
