Parlava del tempio del suo corpo.
Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete.
Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!».
I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
Parola del Signore
Un rito per riconoscere a Dio gloria e onore è “dedicargli” un luogo. Più volte distrutta durante il corso dei secoli, la basilica di San Giovanni in Laterano fu sempre ricostruita, e l’ultima sua riconsacrazione avvenne nel 1724. In quell’occasione venne stabilita ed estesa a tutta la cristianità la festa che oggi celebriamo.
Ora, è interessante che proprio per questa festa la Chiesa scelga di proclamare liturgicamente il brano della “purificazione del tempio” da parte di Gesù. Gesto accompagnato nel Vangelo di Giovanni da queste parole: «”Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere”... Egli parlava del tempio del suo corpo». Ecco la grande rivelazione: ormai la dimora di Dio non si trova più nel tempio di Gerusalemme – né in alcun altro luogo “sacro” –, ma il corpo di Gesù è la vera dimora di Dio.
Il luogo dove tutti gli umani possono incontrare Dio è Gesù, un uomo, una carne umana che è anche la Parola di Dio, il Figlio stesso di Dio. Grazie alla fede post-pasquale possiamo confessare che il Cristo morto e risorto è il tempio escatologico, il luogo di incontro, alleanza e comunione tra Dio e noi!
Dio è presente ovunque, ma c’è un luogo in cui Egli abita in modo unico e speciale: se nell’antica economia tale luogo era il tempio di Gerusalemme, ora è Gesù, dimora del Dio invisibile.
Ecco perché – secondo le parole di Gesù alla samaritana – ormai chi adora Dio non lo adora più né a Gerusalemme né sul monte Garizim, ma in Spirito Santo e nella Verità, che è Gesù stesso (Gv 4,23-24).
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