Inaugurati a Ostuni gli uffici del Garante della Disabilità e del Forum della Società Civile


OSTUNI (BR)
- Sono stati inaugurati a Ostuni i nuovi uffici del Garante della Disabilità e del Forum della Società Civile, due presìdi fondamentali per la promozione della democrazia partecipata e della tutela dei diritti. Le sedi, situate in via Gabriele Rossetti nei pressi della Casa della Musica, sono state consegnate ufficialmente dall’amministrazione comunale nel corso di una cerimonia istituzionale.

All’inaugurazione hanno partecipato il sindaco Angelo Pomes, la vice sindaco e assessore alle politiche sociali Emilia Francioso, la garante per la disabilità di Ostuni Giovanna Nacci e la presidente del Forum della Società Civile Teresa Lococciolo.

Durante il suo intervento, la vice sindaco Emilia Francioso ha sottolineato il valore sociale e civile dell’apertura di questi spazi: "L'inaugurazione di questi due uffici accende una luce nuova per la nostra comunità. Questo non è solo l'inaugurazione di un centro, questo sarà un luogo d'ascolto, di tutela dei diritti. I diritti di tutti quelli che potrebbero essere lasciati indietro, ma questo centro farà in modo che questo non accada. Sia il forum che il garante della disabilità ascolteranno, promuoveranno e avranno il compito di sensibilizzare e di promuovere la cultura dei diritti".

La garante della disabilità, Giovanna Nacci, si è detta pronta a svolgere un ruolo operativo e di stimolo nei confronti delle istituzioni: "In qualità di garante riceverò tutti coloro che vorranno venire a fare segnalazioni o a chiedere consulenza. Un altro obiettivo del garante è quello di fare da pungolo nei confronti dell'amministrazione comunale affinché molti diritti, che a volte non vengono rispettati, siano guardati in maniera diversa e quindi si intervenga a favore di categorie che hanno grosse difficoltà nella loro vita".

La presidente del Forum della Società Civile, Teresa Lococciolo, ha evidenziato l’importanza di un luogo fisico dedicato al dialogo: "L'importanza di un luogo fisico non può essere sottovalutata perché è in questi spazi che si creano relazioni, si sviluppa il confronto e si esercita la democrazia. Mi auguro che questa nuova fase di partecipazione sia un abitare in prima persona la casa comune. Anche la Casa della Musica accanto potrà diventare un punto di intreccio, contribuendo a dare una svolta alla partecipazione".

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