EMANUELE CARLO OSTUNI - Luca Fortunato Comerio era nato a Porta Volta Milano il 19 Novembre del 1878 e morì in povertà a Limbiate (Milano) nel 1940. Fu uno dei PIONIERI del cinema italiano del primo Novecento, una figura centrale nel passaggio dall’immagine fotografica al movimento cinematografico.
Con un’innata curiosità verso la tecnologia e uno spiccato senso narrativo, Comerio ha saputo raccontare l’Italia in tutte le sue sfaccettature: dalle vicende storiche alle cronache di guerra, dalle fiction drammatiche ai documentari.
Tra le sue molteplici imprese artistiche, spicca in modo particolare come cortometraggio la regia del primo Amleto cinematografico italiano, realizzato nel 1908 per la Milano Cinematografica o Milano Films fondata insieme a Giovanni Visconti di Modrone padre del successivo regista Luchino.
In un’epoca in cui il linguaggio del cinema era ancora in fase embrionale, Comerio ebbe il coraggio e la visione di portare sullo schermo una delle opere più complesse e simboliche della drammaturgia mondiale, l’Amleto di William Shakespeare. Ovviamente un Amleto pionieristico questa versione muta e in bianco e nero, probabilmente della durata di pochi minuti, segnò uno dei primissimi tentativi italiani di trasporre Shakespeare al cinema. Il film, oggi purtroppo considerato perduto, fu girato con mezzi rudimentali, ma con grande rigore formale e una ricerca stilistica già matura per i tempi. Comerio dimostrò così che il cinema poteva già affrontare temi universali e testi classici, contribuendo ad alzare il livello culturale del nuovo mezzo.
Oltre a Amleto, Comerio fu autore di numerosi documentari e cinegiornali e fu fotografo ufficiale al fronte durante la guerra di Libia (1911-1912) e la Prima Guerra Mondiale, realizzando immagini che oggi rappresentano un patrimonio visivo inestimabile. Le sue riprese dal fronte – spesso girate a RISCHIO della propria incolumità – costituiscono un importante documento storico.
Fondò nel 1909 la propria casa di produzione, la "Luca Comerio & C.", che ebbe un ruolo chiave nella nascita dell’industria cinematografica italiana. I suoi archivi, oggi parzialmente conservati presso istituzioni pubbliche e cineteche, sono oggetto di studio da parte di storici e appassionati del cinema delle origini.
Luca Comerio non fu solo un regista o un documentarista: fu un vero e proprio artigiano del cinema, un visionario capace di intuire le potenzialità artistiche e narrative del mezzo filmico. Il suo Amleto del 1908 rappresenta uno dei primissimi tentativi di unire cultura alta e intrattenimento popolare attraverso le immagini in movimento — e ancora oggi, il suo nome resta legato a questa impresa pionieristica che segnò l'inizio del lungo e affascinante rapporto tra Shakespeare e il cinema italiano.
Nel cinema contemporaneo il regista italiano che più di TUTTI fu capace di portare al cinema le opere shakespeariane, fu il GRANDE Franco Zeffirelli in Romeo e Giulietta, la Bisbetica domata e il suo Hamlet del 1991 con un cast stellare Mel Gibson (Hamlet) su tutti.