OLBIA - La Nuit des Étoiles prosegue nel segno della continuità. Sarà Anbeta Toromani a fare da madrina per il galà di danza in programma sabato 26 luglio alle ore 21:30. La ballerina, già concorrente e giudice del talent show Amici di Maria De Filippi, farà nuovamente da padrona di casa nel palco della Piazza Crispi a Olbia, il teatro a cielo aperto che ha già consacrato l’evento all’attenzione della critica e del grande pubblico.
A settimane dall’appuntamento con l’élite della danza si profila già il tutto esaurito. Un successo dovuto non solo al ricordo delle intense emozioni della scorsa edizione, ma soprattutto dal nuovo straordinario cast scritturato dalla direttrice artistica Mavi Careddu: dieci stelle internazionali tra cui spicca l’étoile dello Staatsballett di Berlino Polina Semionova. I biglietti resteranno in vendita fino a esaurimento dei posti, sia online nell’apposita sezione Ticketing sul sito www.lanuitdesetoiles.it (sotto tutte le info utili) e fisicamente a Olbia presso Stage One, in via G. D’Annunzio, 1.
Anbeta Toromani ha risposto ad alcune domande in occasione del suo ritorno a La Nuit des Étoiles.
D. Anbeta, è pronta per fare nuovamente da madrina a La Nuit des Étoiles?
R. «Si, sono pronta! Ma più di me lo saranno i ballerini, come nella bellissima serata dello scorso anno. C’era un cast pazzesco e lo spettacolo è riuscito a coinvolgere il pubblico, molto più di quanto possa accadere normalmente a uno spettatore. Sono sicura che anche in questa edizione succederà altrettanto».
D. Il nuovo cast è stato svelato, ha qualche étoile preferita?
R. «Il cast è bellissimo nel suo complesso, quindi non mi sento di esprimere preferenze, Se proprio devo fare un nome è quello di Polina Semionova. È stupenda, l’ho vista più volte dal vivo, l’ultima a giugno, ma la sua caratura non va a togliere nulla a tutte le altre stelle, le completa. Renderà questo spettacolo indimenticabile. Poi ci sono anche Martina Arduino e Marco Agostino del Teatro alla Scala, bellissimi anche loro, ma davvero dovrei citarli tutti perché parliamo di un livello altissimo. Mavi (Careddu, la direttrice artistica, ndr) non mi ha ancora anticipato nulla delle esecuzioni in scaletta, ma mi aspetto un’altra serata meravigliosa».
D. Quanto viene voglia di danzare a una ballerina che per una sera calca il palco da madrina?
R. «Lo confesso, più che voglia di ballare sento molto il momento di scena, empatizzo con gli artisti. Mi metto nei loro panni, specie quando conosco il pezzo e le difficoltà che comporta, percepisco la tensione che un artista può vivere quando ci sono spettacoli di questo livello. È una deformazione professionale, una premura che hai indipendentemente dal fatto che i ballerini siano di livello assoluto».
D. È rimasta stupita dal coinvolgimento mostrato dal pubblico nella prima edizione?
R. «Credo sia proprio il valore aggiunto di un galà come questo, perché la danza riesce a coinvolgere anche chi non è solito assistere a spettacoli di questo tipo, ti fa rendere conto cosa ti sei perso nel tempo. Accade sia con estratti di un balletto classico che con pezzi creati appositamente per una esibizione con scelte musicali che non attingono prettamente al repertorio classico ma guardano più a chiavi contemporanee, mostrando una scelta un po’ più intima di un ballerino. Per guardare per intero il Lago dei Cigni serve forse una preparazione pregressa, può risultare difficile da capire, invece un galà come la Nuit des Étoiles rappresenta una chiave di accesso incredibile per appassionare le persone a questa forma d’arte, anche chi ne è sempre stato lontano».
D. Cosa rappresenta La Nuit des Étoiles per la Sardegna?
R. «Credo che rappresenti un’occasione unica per portare il massimo livello della danza sul territorio, in particolare nella parte nord per la Sardegna, che rispetto a Cagliari dove c’è il teatro lirico conta meno occasioni di questo genere. È bello che le persone possano avere la possibilità di assistere a questo tipo di eventi ed è un motivo per cui vale la pena esserci».