L’eleganza del 'grande cru' di Fattoria Il Capitano che vanta una lunga storia di passione

Photo credits: fonte ufficio stampa

Immersa in un panorama incontaminato, Fattoria Il Capitano si trova a Pontassieve e si estende su 30 ettari di terreno, di cui 20 dedicati all'uliveto e 8 di vigne. I vigneti, circondati da 8 ettari di bosco rigoglioso composto da noccioli, faggi, cipressi e castagni, godono di un microclima ideale per la coltivazione di uve di alta qualità. I terreni, di medio impasto, argilloso-calcarei, con presenza di scheletro, conferiscono ai vini Sangiovese una particolare finezza olfattiva, che in pochi altri territori si riesce a raggiungere con questa varietà. I vini si presentano tendenzialmente freschi, mediamente strutturati, moderatamente tannici, leggermente sapidi, con un potenziale d'invecchiamento molto alto.

Stefano Alacevich, titolare coi fratelli dell'azienda, che sorge a una manciata di chilometri da Firenze, col suo enologo, Maurizio Alongi, oltre 30 anni di esperienza nel Chiantigiano, consulente per aziende italiane e internazionali, hanno guidato una verticale del Cru più distintivo di Fattoria Il Capitano, il Chianti Rùfina Vigneto Poggio nelle annate 2018, 2019, 2020 e 2021, le ultime tre siglate col marchio collettivo volontario TERRELECTAE. Si tratta, quest'ultimo, di un progetto nato per volere del Consorzio Chianti Rùfina che identifica vini di altissima gamma, nati da un singolo vigneto selezionato, con uve vinificate secondo rigidi protocolli.

Il Chianti Rùfina DOCG Riserva Vigneto Poggio TERRAELECTAE rappresenta la selezione più preziosa di Fattoria Il Capitano, con una vigna situata a 150 metri sul livello del mare, che gode di un'esposizione ottimale (nord-ovest-sud-est) e di un terreno medio impasto argilloso-calcareo, ideale per la coltivazione del Sangiovese. Le viti, di 25 anni, sono allevate con il sistema a cordone speronato e guyot, garantendo una resa equilibrata di 70 quintali di uva per ettaro.

L'evento si è svolto presso Galvanotecnica Bugatti ex fabbrica Barattini & C., una location unica nel suo genere, nel cuore di Milano, in zona Tortona, figlia di un restauro conservativo avvenuto tra il 1996 e il 1999, a cura dell'ingegner Achille Balossi Restelli, con la consulenza artistica dell'architetto Luigi Caccia Dominioni.

Un viaggio che nelle quattro annate in degustazione, dalla potente 2018 alla giovanissima e appena imbottigliata 2021, vogliono dimostrare la nuova impronta segnata dal suo enologo, Maurizio Alongi, secondo cui "la vanità muscolare del Sangiovese serve a poco: la vera forza di questi vini risiede nell'eleganza".

Il Chianti Rùfina DOCG Riserva Vigneto Poggio TERRAELECTAE rappresenta la selezione più preziosa di Fattoria Il Capitano, con una vigna situata a 150 metri sul livello del mare, che gode di un'esposizione ottimale (nord-ovest-sud-est) e di un terreno medio impasto argilloso-calcareo, ideale per la coltivazione del Sangiovese. Le viti, di 25 anni, sono allevate con il sistema a cordone speronato e guyot, garantendo una resa equilibrata di 70 quintali di uva per ettaro.

Il Chianti Rùfina DOCG Riserva Vigneto Poggio affina per 30 mesi, di cui almeno 18 in botti di rovere francese e il restante in bottiglia. Questo lungo periodo di affinamento permette al vino di sviluppare un bouquet complesso e armonioso, con note di frutti rossi, spezie e tabacco. Il Chianti Rùfina DOCG Riserva Vigneto Poggio è un vino perfetto da abbinare a carni rosse e bianche, grigliate o arrosto, formaggi stagionati e primi piatti saporiti.

Caratteristiche organolettiche e andamento stagionale per singola annata

- Chianti Rùfina DOCG Riserva Vigneto Poggio 2018: è certamente il vino più evoluto della batteria, anche quello più lontano dal nuovo corso dell'azienda. Al naso è ricco, con ricordi di frutta nera, toni balsamici e di macchia mediterranea. Intensa la speziatura, specie la liquirizia. Al sorso è il più muscolare, caldo e ricco, con tannino vigoroso e ricordi in chiusura di liquirizia e spezie. L'andamento stagionale ha visto maggio e giugno piovosi e freschi, mentre luglio è stato caldo. Agosto e settembre sono stati piovosi, con temperature medie sotto la media stagionale.
- Chianti Rùfina DOCG Riserva Vigneto Poggio 2019 TERRAELECTAE: si svela piano piano, con delicatezza, su soffi floreali di viola e rosa, ricordi di frutta più chiara (lampone), note speziate e di tabacco dolce. In bocca si presenta snello, equilibrato, con tannini ben dosati ed una freschezza che da slancio e persistenza. Bella chiusura sapida. L'andamento stagionale ha visto un maggio fresco e piovoso, mentre giugno è stato caldo, con pochissima pioggia. Luglio è stato molto caldo, mentre agosto più mite, con temperature non superiori ai 33 °C. Settembre è stato asciutto, ma regolare.
- Chianti Rùfina DOCG Riserva Vigneto Poggio 2020 TERRAELECTAE: stilisticamente parlando sulla scia della 2019, ma di maggiore corpo. Al naso è ricco ed elegante con ricordi floreali di iris e viola mammola, lievi soffi balsamici e spezie. In bocca un maggior volume, pur conservando, slancio e freschezza, con un tannino ben dosato ed un finale lungo. Certamente tra i vini che ha colpito di più in batteria. L'andamento stagionale ha visto un maggio con poche piogge e clima mite. Giugno è stato inizialmente piovoso, ma poi caldo con temperature sopra i 30 °C. Luglio è stato secco e caldo, mentre agosto ha avuto temperature sopra i 38 °C, fino al 20 di settembre, poi ci sono state le piogge.
- Chianti Rùfina DOCG Riserva Vigneto Poggio 2021 TERRAELECTAE: ancora un fanciullo, imbottigliato da pochi mesi patisce un po' l'irruenza della gioventù. Naso articolato nei profumi tra sentori di frutta fresca, fiori e di spezie. In bocca si potrebbe definire un Sangiovese di peso "medio", dove il corpo ed i tannini, risultano ben dosati, sostenuti da una buona acidità con un finale lungo, saporito e piacevole. L'andamento stagionale ha visto una gelata ad aprile con perdita di parte della produzione. Maggio è stato piovoso e tiepido, mentre giugno molto caldo. Il caldo asciutto è proseguito fino a quasi ottobre, con temperature alte per tutto il periodo.
Una degustazione di grande interesse che ha svelato il carattere del pregiato Chianti Rùfina DOCG Riserva, composto da un grande vitigno autoctono per natura, da assaporare nel calice con la variazione data dall'annata.

INFORMAZIONI:

Daniele Martini

Sono un giornalista pubblicista e operatore della comunicazione.

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