Tragedia a Marcianise, Acli: 'Non possiamo rassegnarci a luoghi di lavoro che diventano luoghi di morte'


Le ACLI esprimono profondo cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime e ai lavoratori coinvolti nella tragedia avvenuta presso l’azienda Ecopartenope di Marcianise (Caserta), dove l’esplosione di un serbatoio di oli esausti ha provocato la morte di tre persone e il ferimento di altre due.

Un dramma che si aggiunge a un elenco ormai quotidiano, un vero e proprio bollettino di guerra dai luoghi di lavoro, che non possono e non devono trasformarsi in spazi di morte o di invalidità permanente.

È persino improprio parlare di "emergenza", perché l’emergenza nasce dall’imprevisto. Molti di questi cosiddetti incidenti sono, invece, ampiamente prevedibili ed evitabili.

Non possiamo accettare un sistema che mette a rischio la vita umana per anni di precarizzazione, contratti pirata, manutenzioni al risparmio, appalti e subappalti senza regole, controlli insufficienti e politiche che troppo spesso si fermano alle parole, senza passare ai fatti.

Le ACLI chiedono con forza un piano nazionale straordinario per la sicurezza sul lavoro, con risorse adeguate, ispettori competenti, sanzioni efficaci e formazione obbligatoria per tutti.

È amaro pensare che solo pochi giorni fa da Caserta sia passata la nostra Carovana della pace, che ha portato con sé un messaggio di giustizia sociale, equità, lavoro buono e sicuro. Valori che vengono quotidianamente traditi dalla corsa cieca al profitto, ma che devono tornare al centro dell’agenda politica e sociale del Paese, nel solco dei principi della Costituzione.

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