In un’epoca segnata dalla crescente complessità della politica e delle dinamiche sociali, è sempre più evidente come il potere si avvalga dell'ignoranza di una parte della popolazione per mantenere saldo il proprio controllo. Questa “simbiosi” fra il potere e un popolo inconsapevole non è solo una questione di manipolazione, ma un rapporto di reciproca convenienza, dove entrambe le parti contribuiscono, consapevolmente o meno, alla stabilità di un sistema basato su disuguaglianze e asimmetrie informative.
L’Ignoranza: un Prezioso Alleato del Potere
Nel contesto odierno, l'ignoranza non è semplicemente mancanza di istruzione; è spesso il risultato di una narrazione semplificata della realtà, imposta dai media e sostenuta da politiche che scoraggiano il pensiero critico. Il potere sfrutta questa ignoranza non solo per mantenere l’elettorato in una posizione di sudditanza, ma anche per rafforzare la propria immagine attraverso promesse illusorie e slogan accattivanti. Senza strumenti adeguati per interpretare le complessità politiche e sociali, il popolo rimane prigioniero di un sistema che nutre la sua dipendenza, rendendolo incapace di opporsi in modo efficace.
L’Accettazione Passiva come Forma di Controllo
L’assenza di una presa di coscienza collettiva è il punto di forza del potere. L’accettazione passiva del "così stanno le cose" diventa una forma di controllo insidiosa, poiché riduce al minimo le proteste e le richieste di cambiamento. Se da un lato il potere si nutre dell’inerzia sociale, dall’altro un popolo ignorante trova conforto nel non dover mettere in discussione la propria condizione, evitando la fatica del pensiero critico e delle scelte consapevoli. Questa condizione genera una sorta di stabilità apparente che, sebbene fragilissima, garantisce a entrambe le parti il mantenimento di uno status quo conveniente.
Educazione e Consapevolezza: la Via per Spezzare la Simbiosi
Spezzare questa simbiosi tra il potere e il popolo ignorante non è impossibile, ma richiede un intervento profondo sull’educazione e sulla diffusione di informazioni di qualità. Una popolazione consapevole, dotata di spirito critico e capace di interpretare i messaggi politici in modo autonomo, rappresenta una minaccia per qualsiasi sistema che si basi sull’ignoranza per mantenere il proprio dominio.
La Scelta: Essere Cittadini o Soggetti Passivi
La vera sfida risiede nella scelta individuale: essere cittadini consapevoli e attivi o soggetti passivi. Il potere ha sempre bisogno di un “popolo ignaro” per perpetuarsi, ma la responsabilità ultima di spezzare questo circolo vizioso è nelle mani della collettività. Solo coltivando il pensiero critico e diffondendo una cultura dell’informazione onesta e accurata si potrà realmente sovvertire la simbiosi tra il potere e l’ignoranza, promuovendo una società in cui l’informazione sia strumento di libertà e non di oppressione.
In conclusione, la consapevolezza non è soltanto una necessità sociale, ma un dovere etico. Solo così il potere potrà tornare a essere al servizio dei cittadini, e non sfruttatore di una popolazione che sceglie, o subisce, di rimanere al buio.
3 novembre 2024 - Giuliano Martini Ascalone