ERUA Day 2025, a Macerata la giornata dedicata all’Alleanza che unisce otto università


L’intervento del rettore McCourt come presidente dell’Alleanza: "Siamo otto università diverse unite dalla volontà di mettere gli studenti al centro e di costruire ponti in un tempo segnato da polarizzazioni e chiusure".

Una giornata per celebrare un’idea concreta di Europa, fatta di collaborazione, mobilità, scambio culturale e ricerca condivisa. È lo spirito dell’ERUA Day, l’appuntamento annuale dedicato alla European Reform University Alliance, che venerdì 12 dicembre 2025 ha coinvolto l’intera comunità dell’Università di Macerata insieme alle altre sette università partner, con oltre 20 eventi che hanno coinvolto studenti, docenti e staff. Una festa della cooperazione europea fatta di workshop creativi, giochi tematici, momenti musicali, attività per studenti e spazi di confronto, coordinati dal Local Board dell’ateneo. Una giornata che unisce, come da missione di ERUA, dimensione locale e prospettiva internazionale.

A inaugurare la giornata è stato il discorso del rettore John McCourt, appena nominato presidente ERUA per il prossimo anno. Collegato online con tutte le sedi partner, McCourt ha richiamato il significato più profondo dell’Alleanza, sottolineando come "’Europa non si costruisca solo nei trattati, ma nelle aule, nelle biblioteche, nei laboratori, nelle città e soprattutto nelle relazioni che si formano quando impariamo gli uni dagli altri".

"Siamo otto università – ha affermato – diverse per storia e geografia, unite dalla volontà di mettere gli studenti al centro e di porre il dialogo al centro della nostra identità europea. In un'epoca in cui molte forze spingono le società a chiudersi in sé stesse, a erigere barriere, quando la polarizzazione aumenta, quando la sfiducia si diffonde, quando il futuro può appare incerto, Erua rappresenta il movimento opposto: l'apertura, la costruzione di ponti, l'ascolto, la collaborazione. Il paziente lavoro di comprensione".

Nel suo intervento, il presidente McCourt ha ricordato i progressi realizzati negli ultimi due anni: programmi congiunti, mobilità più accessibile, attività didattiche innovative, reti di ricerca interdisciplinari e un crescente dialogo con i territori. "Abbiamo creato qualcosa di essenziale: fiducia. Una cultura accademica europea fondata sulla cooperazione e non sulla competizione" ha sottolineato.

Un passaggio particolarmente significativo è stato rivolto agli studenti: "Erua non è solo per voi: è vostra. Ogni scambio, ogni progetto condiviso è un modo per praticare l’Europa". E ha concluso citando un proverbio molto amato: «Se vuoi andare veloce, vai da solo; se vuoi andare lontano, vai insieme. E noi andremo lontano, insieme».

Dopo il saluto della delegata Jessica Piccinini, l’Erua Day ha preso vita con una serie di attività pensate per far conoscere alle studentesse e agli studenti l’Alleanza in modo dinamico e partecipato: dal laboratorio di storytelling ai giochi da tavolo internazionali come il gioco dell’oca umanistico a tema ERUA, fino alla premiazione della competizione artistica per chiudere con un concerto online che ha connesso in simultanea tutte le università partner.

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