Emanuele Carlo Ostuni e il suo Davide Cazzaniga conquista Salerno con 'Un delitto ideale' e si prepara a ritornare a Hollywood


Uno dei protagonisti del cinema indipendente italiano celebra il successo al Festival Internazionale del Cinema di Salerno, dove il film di Nicolò Tonani si aggiudica il Trofeo di Categoria – Miglior Film Italiano, confermando il valore di una produzione autoriale che unisce ricerca estetica, rigore narrativo e un cast di interpreti capaci di dare nuova voce alla storia nazionale

La vittoria del Trofeo di Categoria – Miglior Film Italiano alla 79esima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Salerno segna un nuovo traguardo per Un delitto ideale, il lungometraggio diretto da Nicolò Tonani che prosegue il suo percorso di successo nel panorama del cinema indipendente. Accanto al regista, Emanuele Carlo Ostuni – interprete tra i più rappresentativi della scena autoriale italiana – ha celebrato un risultato che conferma la forza espressiva e la maturità artistica dell’opera.

Nel corso della cerimonia, che ha visto il pubblico accogliere con entusiasmo la proiezione, il film prodotto da Anno 404 (con Cesare Geremia Giromini, Dario De Luca, Davide Coco e la produzione esecutiva di Guido Berardinelli; sceneggiatura di Marco Pozzato e dello stesso Tonani) si è imposto per qualità narrativa e coerenza estetica, rafforzando la presenza del cinema indipendente all’interno di un festival storico e attento alle nuove voci del settore.

Al centro della pellicola, ambientata sullo sfondo dell’Italia di fine Ottocento, si muove un cast corale che comprende Giuseppe Amelio, Valentina Di Simone, Emanuele Carlo Ostuni, Maura Musi, Suna Gritli e Francesco Oranges. Ogni personaggio contribuisce a ricostruire l’intensità emotiva e la complessità morale di un periodo segnato da tensioni sociali e trasformazioni profonde.

Di particolare rilievo il lavoro del reparto tecnico: i costumi di Lara Maria Azzurra Leuzzi, il trucco curato da Yleana Carrion, le musiche originali di Rossella Spinosa, le scenografie di Marta Scobba, Alessia Magnabosco e Giada Manfredi. La fotografia di Giovanni Baracchi, suggestiva e rigorosa, ha giocato un ruolo determinante nell’identità visiva del film, contribuendo alla sua riconoscibilità stilistica.

All’interno della narrazione emerge la figura del Questore Davide Cazzaniga, interpretato da Emanuele Carlo Ostuni, descritto dalla critica come "magnetico" per la capacità di unire autorità e fragilità, rigore e profondità emotiva. Ostuni prosegue così un percorso professionale iniziato con Luna e le altre (2005) di Elisabetta Villaggio, costruito su scelte artistiche indipendenti, lontane dalle logiche più politicizzate dell’industria, ma orientate alla ricerca della verità umana dei personaggi.

Il riconoscimento ottenuto a Salerno arriva in un momento di passaggio significativo: l’attore è infatti prossimo a rientrare a Hollywood per un progetto internazionale di grande rilievo, attualmente in fase di definizione. In merito, ha affermato in modo enigmatico: «Posso solo dire che, dall’altra parte dell’oceano, una porta si è aperta e ciò che ho intravisto dall’uscio potrebbe cambiare tutto».

La vittoria del festival e le prospettive professionali che si aprono confermano l’impatto culturale di un’opera che intreccia memoria storica, impegno artistico e una visione contemporanea del cinema indipendente, valorizzando talenti emergenti e figure ormai consolidate come quella di Emanuele Carlo Ostuni.

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