OSTUNI (BR) - In merito all’articolo pubblicato nelle ultime ore riguardante l’approvazione, da parte del Consiglio comunale di Ostuni, della mozione dedicata ai percorsi di educazione sessuo affettiva nelle scuole, l’Amministrazione ritiene opportuno precisare alcuni elementi fondamentali per una corretta informazione.
La delibera approvata all’unanimità non introduce obblighi, non interferisce con l’autonomia scolastica e non supera in alcun modo le competenze del Ministero dell’Istruzione. L’atto impegna invece il Comune a sostenere, nel pieno rispetto delle normative nazionali e della volontà delle famiglie, iniziative utili alla prevenzione della violenza di genere e alla promozione del benessere delle giovani generazioni. Si tratta di uno strumento di indirizzo politico che riconosce alla scuola un ruolo centrale nella crescita consapevole dei cittadini di domani.
Il sindaco Angelo Pomes sottolinea che la decisione del Consiglio nasce dalla volontà di trasformare un tema spesso oggetto di conflitto in un impegno concreto a favore della comunità. "Ad Ostuni abbiamo fatto ciò che spesso si dice impossibile: trasformare una battaglia culturale in un impegno concreto. Un risultato che mette davvero al centro il rispetto, il consenso e la crescita sana delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi. C’è chi sostiene che l’educazione sessuale non abbia un impatto sulla prevenzione della violenza e chi sposta l’attenzione su altri fattori sociali e culturali. Noi abbiamo scelto di credere nel ruolo della scuola come spazio di prevenzione, consapevolezza e responsabilità. È impensabile che l’onere dell’educazione all’affettività e alla sessualità sia un compito demandato esclusivamente alle famiglie. Abbiamo dato un chiaro segnale di unità e coraggio dell’intera città, che si mostra ancora una volta antesignana su temi così importanti e che molto spesso inutilmente diventano divisivi. A tal proposito appaiono incomprensibili ed infondate le considerazioni di alcuni esponenti dell’opposizione circa la carenza di politiche di sostegno e protezione delle donne. Ad Ostuni esiste una rete fatta di istituzioni, forze dell’ordine ed associazioni che funziona bene. Certo, tutto è migliorabile, ma parlare di carenze è inopportuno ed indecoroso. Inoltre a proposito della dichiarazione con cui alcuni esponenti hanno sottolineato «la solita strumentalizzazione di una giovane segretaria del Pd in cerca di notorietà», oltre che offensiva, la stessa risulta scorretta ed infondata. L’emendamento che propone di introdurre l’educazione sessuo-affettiva nelle scuole cittadine è stato scritto da tutte le forze di maggioranza e condiviso preventivamente con le forze di opposizione prima di essere votato, all’unanimità, insieme all’ordine del giorno presentato dall’opposizione, da tutto il consiglio comunale. Tali considerazioni rischiano di vanificare lo sforzo unitario fatto dalle forze di maggioranza e di opposizione, che grande eco ha avuto, anche in controtendenza con l’approccio divisivo che alberga a livello nazionale".
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