Diritti negati e silenzi infranti, il corto 'La bambina di carta' di Fabio Vasco arriva nei festival europei


Tra Roma, Lecce e Madrid: tre rassegne per un film che dà voce al silenzio delle donne.

Prodotto da Giampietro Preziosa per INTHEFILM, in collaborazione con MAG, La bambina di carta è il nuovo cortometraggio scritto e diretto da Fabio Vasco. Un racconto intenso e necessario, che affronta il tema dei matrimoni forzati e del destino imposto a troppe bambine nel mondo.

Il corto sarà presentato in anteprima nazionale al RIFF – Rome Independent Film Festival, il 21 novembre alle ore 18:20 al Nuovo Cinema Aquila, per poi essere proiettato la stessa sera al Festival del Cinema Europeo di Lecce (ore 20:30). L’anteprima internazionale è attesa il 3 dicembre al Festival de Cine Italiano de Madrid.

Una storia che parla al cuore

Ambientato in Italia, La bambina di carta racconta la vicenda di Aamaal, una bambina di 12 anni venduta come sposa in Yemen. Il suo professore, intuendo ciò che sta per accadere, cerca di convincere la madre della piccola a chiedere aiuto a un’associazione che tutela i diritti delle donne. Solo il coraggio di questa madre, divisa tra la speranza di un futuro migliore e la paura di sfidare la tradizione, potrà salvare Aamaal da un destino crudele.

La forza del silenzio

Nelle parole del regista Fabio Vasco: "La bambina di carta nasce dal bisogno di raccontare ciò che resta quando una bambina scompare, non nel buio ma nella normalità di un destino imposto. È un atto di ascolto verso chi non ha più voce. Non vuole mostrare la violenza, ma il suo eco: nelle mani di una madre che non sa se ha fatto bene o male, e in quelle di un uomo che tenta, invano, di salvare almeno un frammento di innocenza".
"La bambina di carta è la traccia di ciò che rimane quando tutto sembra perduto, l’immagine fragile ma incancellabile di un amore che resiste ma soprattutto un atto di ascolto verso tutte le donne e le bambine che, nel mondo, non possono ancora scegliere".

Una colonna sonora simbolica

A suggellare il racconto, la canzone finale "Daughters for Sale" della rapper afghana Sonita Alizada, che da bambina è stata promessa sposa e oggi è una voce internazionale contro i matrimoni forzati. La sua presenza musicale amplifica il messaggio del corto, trasformandolo in un atto d’ascolto universale verso chi non può ancora scegliere.

Cast e crediti

Genere: Dramma, fiction
Lingua: Italiano
Durata: 18’ 57"
Paese: Italia
Regia: Fabio Vasco
Scritto da: Federico Nardella, Flavio Marigliani, Yuri Napoli, Fabio Vasco
Prodotto da: Giampietro Preziosa
Produttore esecutivo: Giovanni Lugoboni
Cast: Ahmed Hafiene, Sara El Debuch, Aymen Mabrouk, Viola Graziosi,
Valeria Nardella, Gabriele Zecchiaroli, Viviana Di Bert, Serena Savasta,
Cinzia Scaglione, Maria Cuscunà
Direzione della fotografia: Claudio Cascavilla
Organizzatrice di produzione: Alessia Culla
Montaggio: Giulia Floria Andorka A.M.C.
- Tempo
Costumi: Giulia Balbi
Scenografia: Giulia Attardi
Trucco e acconciature: Verdemese Mammetti
Canzone finale: "Daughters for sale" di Sonita Alizada
Musiche: Carmine Padula
Suono in presa diretta: Michela Cuppone
Aiuto regia: Gianlorenzo Grassi

Il regista

Fabio Vasco, attore e regista, dopo gli studi al Teatro Azione e al Teatro di Roma – Teatro Nazionale, ha lavorato in cinema e televisione accanto a registi come Aurelio Grimaldi, Alessandro Pondii e Maurizio Zaccaro.
Con il corto Papà uccidi il mostro ha vinto il Premio Rai Cinema, mentre con Ughetto Forno – Il partigiano bambino ha ottenuto la Menzione speciale ai Nastri d’Argento 2023 e il Premio Miglior Regia al Festival Tulipani di Seta Nera.
La bambina di carta conferma la sua sensibilità verso i temi sociali e la capacità di trasformare la realtà in linguaggio poetico e cinematografico.

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