MESAGNE (BR) - La comunità mesagnese, costituita da grande parte delle associazioni e dei singoli cittadini, oltre che dall’amministrazione comunale ha espresso chiaramente la sua posizione nei confronti del genocidio che lo Stato Israeliano sta perpetrando ai danni della popolazione palestinese sotto gli occhi del mondo intero.
Come cittadine, cittadini e associazioni di questo territorio chiediamo a gran voce l’immediato cessate il fuoco da parte dell’esercito Israeliano. Chiediamo sanzioni nei confronti del primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu, dell’ex ministro della difesa Yoav Gallant ed il loro arresto, così come richiesto dalla Corte Penale Internazionale che ha emesso nei loro confronti un mandato di cattura con l’accusa di sterminio e utilizzo della fame come metodo di guerra.
Chiediamo che lo Stato italiano agisca con tutti i mezzi a sua disposizione per fermare questa tragedia che per dimensioni trova similitudini storiche solo con lo sterminio degli ebrei perpetrato dai nazisti nel secolo scorso.
Chiediamo al governo italiano di sospendere qualsiasi accordo di natura politica e commerciale sottoscritto con lo stato di Israele.
Chiediamo inoltre che il nostro Paese e il nostro governo smettano di essere complici di questo sterminio sospendendo immediatamente il supporto logistico che permette ad Israele di rifornirsi di armi per massacrare uomini, donne, anziani e bambini.
Chiediamo il rispetto del diritto internazionale e vogliamo che il nostro territorio si faccia portavoce di queste istanze promuovendo attivamente con ogni mezzo possibile la fine del genocidio.
Vogliamo coinvolgere quante più persone e territori possibili in questa battaglia e vogliamo portare il grido di aiuto del popolo palestinese oggi soffocato dalla fame, dalla violenza e dall’indifferenza.
Il comune di Mesagne, nella delibera del 28 maggio 2025 ha emesso un appello per la pace nella striscia di Gaza e nel punto n.5 si delibera: "Di aderire moralmente e simbolicamente a tutte le iniziative civili, istituzionali, religiose e culturali in Italia e nel mondo che si mobilitano contro la guerra e per la tutela della popolazione civile palestinese e israeliana".
Pertanto, come società civile chiediamo l’autorizzazione alle autorità competenti di installare una bandiera della Palestina di 4,5x7 metri, per un mese sul torrione del castello normanno svevo.
Un gesto simbolico su di un luogo simbolico perché non possiamo rimanere indifferenti, perché la nostra voce e la voce del popolo palestinese continuino ad essere ascoltate nonostante il tentativo di imporre il silenzio da parte della propaganda sionista.
Un gesto per esplicitare la posizione di questo territorio e per ricordare a tutti noi l’impegno di combattere attivamente contro il genocidio, ognuno con i mezzi che ha a disposizione ed in particolare ricordare alle istituzioni locali di rescindere i rapporti di qualsiasi natura con privati che operanti sul territorio, direttamente o indirettamente contribuiscano allo sterminio di innocenti.
Inoltreremo la seguente richiesta agli uffici preposti e chiediamo a tutte le cittadine ed a tutti i cittadini di sottoscrivere questa richiesta apponendo la vostra firma.
Sarà possibile firmare l’appello scrivendo, entro venerdì 25 luglio, il vostro nome e "io sto con il popolo palestinese" al numero 3403050446.
Anche le associazioni possono aderire alla stessa maniera.
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