Tv, 'Le Ragazze': da giovedì 26 giugno torna il programma di Francesca Fialdini su Rai Premium


Giovedì 26 giugno alle 21.20 su Rai Premium, torna "Le Ragazze", il programma di Rai Cultura condotto da Francesca Fialdini che racconta storie di donne famose o sconosciute di generazioni diverse, dagli Anni ’40 a oggi.

Ad aprire la puntata sarà la decana Cristina Marella, nata nel 1924 in provincia di Foggia in una famiglia umile. All’età di otto anni va a lavorare come domestica lontana dalla famiglia: durante il fascismo alla sua famiglia viene assegnata una casa colonica e le loro condizioni di vita migliorano. Cristina si invaghisce di Vincenzo, un ragazzo di un podere vicino, ma la guerra li separa: Vincenzo viene fatto prigioniero dai tedeschi e deportato nel campo di concentramento di Dortmund. Sopravvissuto ai lavori forzati, torna a casa irriconoscibile e malato e malgrado la famiglia di Cristina si opponga alle nozze, i due decidono di sposarsi ugualmente. Dal matrimonio nascono i tre figli, Francesco, Filomena e Norina. Cristina, rimasta vedova a 58 anni, oggi può contare sull’affetto di sei nipoti, tredici bisnipoti e tre trisnipoti.

A raccontarsi saranno poi due "ragazze" degli anni ‘80. Paola Pieri romana, classe 1962, ha nel DNA l’amore per l’arte. Nel 1974 emigra con la famiglia in Australia, dove resterà fino al 1980. Rientrata in Italia, conosce il suo primo amore, Paolo, un ragazzo che frequenta il mondo dei tatuatori, in particolare il laboratorio di Gippi Rondinella, di cui la donna diventa allieva per essere poi una delle prime donne tatuatrici di successo del Lazio, tanto da aprire un negozio tutto suo a Civitavecchia. Una curiosità: in quasi quarant’anni di carriera, Paola non ha mai un tatuaggio sul suo corpo. Chiuso lo studio di tatuaggi prima del Covid, Paola si dedica a una sua vecchia passione, i cavalli. E la sua storia si intreccia con quella di Rosaria Nuzzo, nata a Napoli il 23 novembre 1961. Figlia di un carabiniere e di una casalinga, è l’ultima di tre fratelli, fin da bambina si guadagna il rispetto e l’amore del papà opponendosi alle regole precostituite: si iscriverà all’Istituto Nautico di Napoli per realizzare il sogno di viaggiare ed esplorare il mondo, unica donna fra tutti gli iscritti. La grande occasione arriva con la nave da crociera Achille Lauro: un sogno che diventa incubo il 7 ottobre 1985, quando la nave viene dirottata da quattro terroristi palestinesi al largo delle coste egiziane. Per quattro giorni Rosaria, i colleghi e centinaia di passeggeri sono ostaggio dei sequestratori, che dopo lunghe trattative si arrendono il 10 ottobre 1985. Rosaria torna a casa e riabbraccia la madre, ma dopo pochi anni svestirà la divisa e lascerà la carriera da marinaia.

Seguono due Ragazze degli anni ‘50. Elena Cotta, milanese del 1931, cresce in una famiglia borghese che la vorrebbe insegnante. Un giorno, però, partecipa a un provino di ammissione in una scuola di recitazione e viene scelta. Lì conosce Carlo Alighiero, aspirante attore anche lui, e tra i due scatta il colpo di fulmine. Carlo poi si trasferisce a Roma per frequentare l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica "Silvio D’Amico" e dopo un anno lo segue anche Elena, che aspetta una bambina. I due si sposano e dopo la nascita di Barbara Elena inizia la sua carriera di attrice che la vede molto impegnata sia in teatro che in televisione: nel 1957 è protagonista con Alberto Lupo di uno sceneggiato a puntate di grande successo dal titolo "Tessa, la ninfa fedele". Dopo la nascita di Olivia, la sua secondogenita, fonda con suo marito la compagnia Cotta – Alighiero. Alla soglia degli 82 anni Elena riceve un grande e inaspettato riconoscimento: la sua interpretazione nel film "Via Castellana Bandiera" per la regia di Emma Dante viene premiata al Festival di Venezia del 2013 con la Coppi Volpi. La sua storia è intrecciata con quella di Nazzarena Graziani, nata il 18 giugno del 1939 a Paliano - in provincia di Roma - da una famiglia di contadini. Quando il papà parte per la guerra la bambina non ha nemmeno un anno e lei scopre la sua esistenza solo nel 1945, quando lui fa ritorno una volta terminato il conflitto. Nazzarena fin dalle scuole elementari mostra un grande interesse per la lettura al punto che la sua maestra esorta i genitori a farle proseguire gli studi. Ma lo studio non è nel destino delle ragazze di campagna, così i genitori le negano questa possibilità, che invece poi accorderanno a suo fratello. Nazzarena si dedica così ai lavori di campagna, ma non smette mai di leggere. L’occasione di ritornare in qualche modo a scuola le capita quando, anni dopo, si sposa e va a vivere in una casa dove al piano di sotto c'è una scuola elementare: qui Nazzarena inizia a lavorare come bidella nel 1958. Avrà poi tre figli, lavorerà nelle scuole ininterrottamente fino al 2006 e soprattutto continuerà a essere una gran divoratrice di libri.

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