'Le orecchiette che vorrei', il progetto di inclusione sociale della Yuri Benefit Corporation debutta all'ONU, presente anche la Cooperativa Sociale San Bernardo


NEW YORK
- La Yuri Benefit Corporation ha presentato oggi all'ONU il progetto "Le orecchiette che vorrei", un'iniziativa di inclusione sociale per giovani autistici. Due ragazzi del laboratorio di Ostuni hanno preparato le tipiche orecchiette pugliesi nel Palazzo di Vetro, alla presenza dei rappresentanti delle delegazioni internazionali riuniti per la Conferenza Mondiale sui Diritti delle Persone con Disabilità.

Presente anche la Cooperativa Sociale San Bernardo, socia della Yuri Benefit Corporation, rappresentata dal Direttore Generale Giuseppe Natale. "Siamo orgogliosi di sostenere questo progetto che valorizza le capacità e l'unicità dei ragazzi autistici", ha dichiarato Natale. "La diversità è un arricchimento, non un limite, e iniziative come questa dovrebbero moltiplicarsi per offrire a tutti le stesse opportunità di esprimersi e di trovare il proprio posto nella società".

Per Giuseppe Primicerio, ideatore del laboratorio, "questo non è solo un progetto, ma una visione del mondo in cui la fragilità diventa forza. I nostri ragazzi non sono pazienti, ma artigiani, cuochi di bellezza, piccoli maestri di lentezza e precisione. Ci insegnano che la perfezione non è fare tutto come gli altri, ma fare qualcosa con tutto l'amore che si ha".

Il progetto del laboratorio, promosso dalla Yuri Benefit Corporation, con socia la Cooperativa Sociale San Bernardo, con il suo Direttore Generale, Giuseppe Natale, e la Società Over, rappresentata da Lino di Lernia, nasce dall'impegno di Primicerio nel dare un futuro a tanti ragazzi autistici come suo figlio Yuri.

"Essere genitore di un figlio autistico significa combattere ogni giorno contro l'indifferenza degli altri e la paura del futuro" ha spiegato Primicerio "Oggi vi chiedo di camminare insieme a noi, di sostenere questo laboratorio non solo con le donazioni ma con la scelta profonda di uno sguardo nuovo, che non abbia paura della diversità ma la accolga come un arricchimento".

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