«Cittadini, lavoratori! Sciopero generale contro l'occupazione tedesca, contro la guerra fascista, per la salvezza delle nostre terre, delle nostre case, delle nostre officine. Come a Genova e Torino, ponete i tedeschi di fronte al dilemma: arrendersi o perire». Proclama letto da Sandro Pertini, partigiano e membro del CLN, a Radio Milano Libera, il 25 Aprile 1945.
Venerdì 25 aprile, in seconda serata, su Canale 5, Speciale TG5 - approfondimento della testata diretta da Clemente J. Mimun, a cura di Claudio Fico, firmato Roberto Olla - dal titolo «Il ritorno della Libertà».
Lo Speciale racconta il lungo percorso che ha portato alla liberazione delle capitali europee, da Roma a Kiev, da Atene a Bruxelles, da Parigi a Varsavia.
Una strada verso la Libertà iniziata il 6 giugno 1944, quando gli Alleati sbarcano in Normandia, dando inizio all'Operazione Overlord, che si consolida il 24 agosto, con l’ingresso delle truppe alleate a Parigi. Un cammino lungo e doloroso, proseguito attraverso tante tappe, tra cui è centrale quella del 25 aprile 1945, quando in Italia viene proclamata l’insurrezione generale e, in Germania, americani e russi si incontrano sul fiume Elba schiacciando definitivamente il Terzo Reich. E che, con l’8 maggio, e la resa incondizionata dei tedeschi, segna la fine di una guerra che ha causato 55 milioni di morti.
Nel corso della puntata, immagini realizzate dagli americani, che avevano mobilitato Hollywood per documentare gli eventi, testimoniano la vita di milioni di persone travolte dalla guerra.
In Italia, arruolato col grado di capitano, era arrivato il Maestro John Huston, dove gira The Battle of San Pietro, con la liberazione del piccolo paese poco a sud di Cassino. L’ebreo tedesco diventato cittadino USA, William Wyler (all’attivo, quattro Oscar e una Palma d’Oro), era stato arruolato nell’Aeronautica col grado di maggiore: suo, il racconto della Roma a colori della Liberazione, dei soldati in prima linea a Salerno, del bombardamento aereo su Battipaglia. E George Stevens - al quale si deve la documentazione di parte dello sbarco in Normandia, della liberazione di Parigi e di quella del Campo di concentramento di Dachau (sequenze preziosissime, utilizzate durante il Processo di Norimberga) - regista triplo premio Oscar, era partito per il fronte entrando nelle file dell’esercito.
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