Giornalista affermata e poetessa sensibile, Lisa Di Giovanni, nel corso degli anni, ha pubblicato ina serie di libri che hanno conquistato il pubblico, affinando la sua capacità di osservare e riportare le sfumature del mondo che la circonda. Insieme al team Digital Noises. ha fatto da partnership all’evento nazionale ‘’Ab-bracciata Collettiva’’, nata con lo scopo di avvicinare più persone possibili alle tematiche della disabilità.
Lisa, sei da sempre impegnata nelle battaglie sociali. Com’è nata la collaborazione con l’evento "Ab-bracciata Collettiva"?
La collaborazione con Ab-bracciata Collettiva è nata in modo molto naturale. Da tempo seguivo il progetto e ne ammiravo la forza inclusiva, che promuove l'abbattimento delle barriere e la creazione di una comunità solidale. Quando mi è stato proposto di partecipare attivamente, non ho avuto dubbi. L’idea di unire sport, solidarietà e consapevolezza sull’autismo mi ha subito conquistata, poiché rappresenta un esempio concreto di come si possa creare un impatto positivo sulla società. È un’iniziativa che parla di accoglienza reale, di comunità, di piccoli grandi gesti che fanno la differenza e che possono ispirare un cambiamento culturale più ampio.
Quanto è importante promuovere l’inclusione?
L’inclusione non è solo un concetto, è un valore fondamentale che dovrebbe guidare ogni nostra scelta quotidiana. Significa dare a tutti la possibilità di esprimersi, di sentirsi parte, di partecipare attivamente alla vita sociale e culturale. L'inclusione è il riconoscimento dei diritti e delle dignità di tutte le persone, indipendentemente dalle loro condizioni, abilità o background. Eventi come Ab-bracciata Collettiva ci ricordano che ogni persona ha un valore e un potenziale unico, e che abbattere i muri dell’indifferenza e della discriminazione è possibile, se si lavora insieme con impegno e determinazione.
Bisognerebbe parlarne anche nelle scuole?
Assolutamente sì. L’inclusione deve partire dai più piccoli, poiché è nell'infanzia e nell'adolescenza che si formano le basi della nostra visione del mondo e delle nostre relazioni con gli altri. Le scuole sono luoghi fondamentali per costruire una cultura del rispetto, della diversità e dell’empatia. Coinvolgere studenti e insegnanti in progetti come questo significa seminare consapevolezza e crescere generazioni più attente, più sensibili e più aperte. L'educazione all'inclusione può aiutare a prevenire la discriminazione e a promuovere una società più giusta e più equa.
Come possono essere inclusive le aziende?
Le aziende hanno un ruolo cruciale nel promuovere l'inclusione. Possono adottare politiche inclusive non solo nei confronti dei dipendenti, ma anche come messaggio alla società. Offrire ambienti accessibili, formare il personale, promuovere il lavoro di persone con disabilità, sostenere eventi sociali: sono tutti modi concreti per dimostrare che l’inclusione non è un’eccezione, ma una normalità da costruire ogni giorno. Le aziende possono anche essere un esempio per altre organizzazioni e per la società nel suo complesso, promuovendo una cultura dell'inclusione e della diversità.
Qual è il tuo consiglio per le nuove generazioni?
Di non avere paura di schierarsi per ciò che è giusto. Di guardare oltre le apparenze, di cercare sempre il dialogo e di ascoltare le storie degli altri. Le nuove generazioni hanno una sensibilità straordinaria e un potere enorme nelle mani. Partecipare a eventi come Ab-bracciata Collettiva significa scegliere di essere parte attiva del cambiamento. E il cambiamento ha sempre bisogno di coraggio, ma soprattutto di cuore. È importante ricordare che ogni piccolo gesto può fare la differenza e che la somma di questi gesti può creare un impatto significativo sulla società.
Per info: https://lisadigiovanni.it/