TERAMO – Una giornata intensa e carica di significato ha visto protagonista la città di Teramo, che ha celebrato la tradizionale Festa della Pace, tra memoria storica, cultura e partecipazione collettiva.
"Un gesto di pace": il contest per raccontare la speranza
La mattinata si è aperta al Parco Fluviale "Davide De Carolis" con la cerimonia di premiazione del contest "Un gesto di pace", promosso dall'Associazione Interamnia UNVS Valter Di Mattia, con il sostegno di Sport e Salute e in collaborazione con FAT – Fiera Agricoltura Teramo, il Festival Culturale dei Borghi Rurali della Laga e l'Associazione Alto Tordino.
Alla presenza delle autorità, tra cui il Sindaco Gianguido D'Alberto, il Presidente del BIM Teramo Marco Di Nicola, il Presidente del Festival dei Borghi Rurali Roberto Gualandri, la Presidente dell'Associazione Alto Tordino Nadia Ragonici, il Presidente dell'Interamnia UNVS Davide Mastroianni e il Presidente di Teramo Nostra Piero Chiarini, sono stati premiati i migliori video e fotografie che hanno saputo interpretare con creatività ed emozione il valore universale della pace.
L'evento, moderato da Lisa Di Giovanni, ha visto una straordinaria partecipazione di studenti, famiglie, membri della giuria tecnica e cittadini, anche grazie all'ampia diffusione social del progetto tramite l'hashtag #gestodipaceteramo2025.
Un viaggio nella storia: la rievocazione della Festa della Pace
Nel pomeriggio, il centro storico di Teramo si è trasformato in un palcoscenico a cielo aperto per la rievocazione della Festa della Pace del 1559.
Organizzata dall'Associazione Teramo Nostra, la manifestazione ha coinvolto i Quattro Quartieri Storici della città che, in abiti d’epoca, hanno rievocato il gesto coraggioso delle nobildonne teramane, che riuscirono a porre fine ai conflitti interni.
Nonostante i tanti cantieri che attraversano la città, simbolo di una Teramo che guarda al futuro e si rinnova, il corteo è stato comunque emozionante e partecipato, dimostrando che la vera forza di questa festa sono le persone.
Persone che scelgono di esserci, di custodire una memoria collettiva, di non lasciare che il passato venga dimenticato. La Festa della Pace non vuole essere uno spettacolo, ma una testimonianza viva di tradizione e di valori che si tramandano, anno dopo anno. Il corteo storico è partito da Piazza Verdi, attraversando le principali vie cittadine fino a raggiungere il Santuario della Madonna delle Grazie, dove si è rinnovato il tradizionale omaggio del Cero della Pace. A rendere ancora più spettacolare la giornata, l’esibizione degli Sbandieratori della Quintana di Ascoli Piceno, che con i loro colori e le loro acrobazie hanno aggiunto energia e partecipazione al pomeriggio di festa.
Un messaggio più attuale che mai
In un’epoca segnata da conflitti e divisioni, Teramo ha scelto ancora una volta di ricordare il valore della pace non come concetto astratto, ma come impegno concreto e quotidiano.
Nel suo intervento, il sindaco Gianguido D’Alberto ha ribadito: "Oggi è il tempo di riscoprire la pace, come dimensione individuale che si apre a una dimensione collettiva, in relazione alla comunità e tra le comunità. E giornate come questa, che ci ricordano la nostra storia e ci invitano a guardare al futuro con speranza, sono fondamentali".
Con emozione, coraggio e passione, Teramo ha saputo trasformare la sua storia in un messaggio forte e attuale, capace di unire generazioni diverse nel nome della fratellanza, della memoria e della speranza. Teramo ha celebrato la pace, e lo ha fatto con il cuore.
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