Il Canzoniere oggi propone il brano dal titolo "Volevo essere un duro", il singolo del cantautore italiano Lucio Corsi. Pubblicato il 12 febbraio 2025 come secondo estratto dal quarto album in studio omonimo, il brano è stato presentato in gara al 75º Festival di Sanremo, classificandosi al secondo posto e vincendo il premio Premio della Critica "Mia Martini".
La ballata rock, scritta dallo stesso Corsi assieme a Tommaso Ottomano, che ne ha curato la produzione con Antonio Cupertino, si sviluppa come una riflessione sulle aspettative personali e sociali riguardo all'immagine di sé, rispetto al bullismo. In un'intervista concessa in occasione del Festival di Sanremo 2025, Corsi ha descritto il significato del suo brano, affermando: "Parla del fatto che questo mondo ci vorrebbe infallibili, solidi come pietre e perfetti come fiori, senza dirci che i fiori sono appesi a un filo. E poi anche del fatto che, spesso, è facile anche non divenire ciò che si sognava. Sono poche le persone che possono dire di essere diventate ciò che sognavano da piccoli o ciò che il mondo vorrebbe farci essere. Poi, magari, a volte non è nemmeno la via giusta. Ci capita di sognare cose che, alla fine, non sono così tanto meglio di ciò che siamo. Se la mia canzone fosse un’immagine, sarebbe un albero di quelli che sali da bambino, oppure una fionda".
Il video musicale, diretto da Tommaso Ottomano, è stato pubblicato contestualmente all'uscita del singolo sul canale YouTube del cantautore. Il videoclip vede la partecipazione degli attori Massimo Ceccherini, Leonardo Pieraccioni, Laura Locatelli, Alvise Cimarosti e Mariia Zhizhkun, e contiene numerosi richiami ad altre opere tra le quali i video musicali di Black or White di Michael Jackson e Walk This Way degli Aerosmith con i Run DMC e i film L'esorcista, Ritorno al futuro e Tenacious D e il destino del rock da cui riprende la scena iniziale legata al brano Kickapoo dell'omonimo gruppo.
VOLEVO ESSERE UN DURO (Lucio Corsi)
Volevo essere un duro
Che non gli importa del futuro
Un robot, un lottatore di sumo
Uno spaccino in fuga da un cane lupo
Alla stazione di Bolo
Una gallina dalle uova d'oro
Però non sono nessuno
Non sono nato con la faccia da duro
Ho anche paura del buio
Se faccio a botte, le prendo
Così mi truccano gli occhi di nero
Ma non ho mai perso tempo
È lui che mi ha lasciato indietro
"Vivere la vita è un gioco da ragazzi"
Me lo diceva mamma ed io cadevo giù dagli alberi
Quanto è duro il mondo per quelli normali
Che hanno poco amore intorno o troppo sole negli occhiali
Volevo essere un duro
Che non gli importa del futuro, no
Un robot, mеdaglia d'oro di sputo
Lo scippatore che t'aspetta nеl buio
Il Re di Porta Portese
La gazza ladra che ti ruba la fede
"Vivere la vita è un gioco da ragazzi"
Me lo diceva mamma ed io cadevo giù dagli alberi
Quanto è duro il mondo per quelli normali
Che hanno poco amore intorno o troppo sole negli occhiali
Volevo essere un duro
Però non sono nessuno
Cintura bianca di judo
Invece che una stella uno starnuto
I girasoli con gli occhiali mi hanno detto: "Stai attento alla luce"
E che le lune senza buche sono fregature
Perché in fondo è inutile fuggire dalle tue paure
Vivere la vita è un gioco da ragazzi
Io, io volevo essere un duro
Però non sono nessuno
Non sono altro che Lucio
Non sono altro che Lucio