Giovani e Impegno Sociale: Luci e Ombre di una Generazione Protagonista

 


In un mondo caratterizzato da crisi globali e rapide trasformazioni, i giovani si confermano una forza di cambiamento cruciale. Il loro impegno in attività di volontariato, la creatività nel proporre soluzioni e la sensibilità verso questioni sociali e ambientali sono tratti distintivi di una generazione che vuole contribuire attivamente al futuro. Tuttavia, esistono anche ombre che non possono essere ignorate: atti di bullismo, vandalismo e indifferenza verso il prossimo sollevano interrogativi sul ruolo delle nuove generazioni nella costruzione di una società migliore.

I giovani possono essere i protagonisti del Cambiamento, infatti, una fetta consistente di loro dedica tempo e risorse a progetti di volontariato, dimostrando un autentico desiderio di migliorare il mondo che li circonda. Secondo un’indagine ISTAT, oltre il 40% dei giovani italiani ha partecipato a iniziative solidali nell’ultimo anno. Settori come la tutela ambientale, l’assistenza sociale e l’educazione vedono una presenza giovanile sempre più significativa.

Lontani dagli stereotipi di disimpegno, i giovani stanno ridefinendo il concetto di cittadinanza attiva. Attraverso i social media, sensibilizzano l’opinione pubblica, organizzano campagne e raccolte fondi, e mobilitano comunità intere. La loro energia è un potente motore per affrontare sfide globali come il cambiamento climatico, le disuguaglianze e la giustizia sociale.

Ma ci sono ancora delle ombre, come i comportamenti dannosi e indifferenza di altri giovani che purtroppo non brillano per il loro senso civico. Alcuni scelgono percorsi opposti, dedicandosi a comportamenti che minano la coesione sociale, come il bullismo e gli atti vandalici. Questi atteggiamenti, spesso amplificati dall’uso scorretto delle tecnologie, creano danni non solo alle vittime dirette, ma anche al tessuto sociale nel suo complesso.

Un fenomeno particolarmente inquietante è quello di chi preferisce filmare situazioni di emergenza o atti di violenza, condividendoli sui social media invece di prestare soccorso. Questo comportamento, oltre a essere moralmente inaccettabile, evidenzia una carenza di empatia e responsabilità civica. La spettacolarizzazione della sofferenza è una deriva che deve essere affrontata con decisione.

E' necessario mettere in atto una sfida educativa dove poter costruire e mettere in atto dei modelli positivi. Affrontare queste problematiche richiede uno sforzo collettivo. Le istituzioni, le scuole e le famiglie hanno il compito di educare i giovani al rispetto, alla solidarietà e al senso di responsabilità. Programmi scolastici che promuovano l’etica civica e campagne di sensibilizzazione contro il bullismo e l’indifferenza sono strumenti fondamentali.

Inoltre, è essenziale offrire ai giovani spazi di espressione e modelli positivi che possano ispirarli quali lo sport, la musica, la pittura e l'arte in genere con uno sguardo ai lavori artigianali e lavori socialmente utili, a questo bisognerebbe aggiungere la rieducazione alla lettura, ultimamente, ovvero, da un bel po' di anni si leggono pochi libri da ambo le parti e questo lascia spazio all'ignoranza.  La mancanza di prospettive e l’assenza di figure di riferimento possono contribuire a comportamenti devianti. Al contrario, supportare i giovani nei loro progetti e riconoscere i loro meriti può favorire una cultura del rispetto e dell’impegno.

C'è un Futuro da Costruire Insieme e le nuove generazioni rappresentano un potenziale straordinario per il cambiamento sociale, ma la loro energia deve essere indirizzata verso il bene comune. Se da un lato molti giovani si stanno dimostrando protagonisti positivi del loro tempo, dall’altro è fondamentale correggere e prevenire quei comportamenti che danneggiano la società.

Sostenere l’impegno dei giovani virtuosi e responsabilizzare coloro che si allontanano dai valori civici è una priorità. Il futuro si costruisce con l’azione e la consapevolezza, ed è compito di tutti, giovani e adulti, lavorare insieme per una società più giusta e solidale.

 

11 dicembre 2024 - Giuliano Martini Ascalone


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