'Creare una comunità amica delle persone con demenza', martedì 25 giugno incontro a Carovigno


CAROVIGNO (BR)
- Il Centro Diurno "San Francesco da Paola" di Ostuni continua la sua attività di promozione dei servizi per creare "Una comunità amica delle persone con demenza".

Martedì 25 giugno, alle ore 19:30, nella Chiesa Madre di Carovigno, incontrerà le associazioni, i cittadini e i medici di famiglia per un dibattito sui servizi di cura esistenti sul territorio. L'incontro è promosso dalla Cooperativa OSA, gestore del Centro Diurno di Ostuni, dall'AVULSS di Carovigno, dall'AIFO di Ostuni, con il patrocinio delle città di Ostuni e Carovigno. Interverranno: Don Franco Pellegrino, Vicario generale della Diocesi di Brindisi-Ostuni; Massimo Lanzilotti, Sindaco di Carovigno; Franco Orlandino, Associazione AVULSS Carovigno; Leonardo Buongiorno, Associazione AIFO Ostuni; Francesco Colizzi, psichiatra e consulente del Centro Diurno di Ostuni; Nicola Ciracì, direttore amministrativo di OSA; Luigi Orlandini, assessore ai servizi sociali del Comune di Carovigno; Sabrina Franco, assessore alla cultura del Comune di Carovigno; Antonella Turco, assessore ai servizi sociali del Comune di Ostuni; Antonio Frascaro, responsabile della REMS di Carovigno ed esperto di demenza di Alzheimer, e le operatrici del Centro Diurno.

"La rete dei servizi di cura esistenti per l’ampia fascia di popolazione con demenza non è in grado di rispondere adeguatamente alla domanda di assistenza e se ne fanno carico principalmente i familiari e i caregiver (soprattutto le badanti in casa). L’evoluzione della demenza, o disturbo neurocognitivo, avviene lungo un continuum di gravità, ma già nella fase lieve-moderata possono manifestarsi apatia, agitazione, ansia, depressione e anche turbe psicotiche". Lo dichiara Francesco Colizzi, psichiatra, psicoterapeuta e scrittore, specialista consulente del Centro Diurno, presentando il seminario in programma a Carovigno.

"Nel passaggio dalla forma lieve a quella grave, quando i bisogni di assistenza si amplificano – conclude -, sono possibili interventi psicosociali ed educazionali realizzati nei Centri Diurni (attualmente solo tre in provincia), strutture semiresidenziali in grado di alleviare il carico fisico, emotivo e sociale di famiglie e caregiver, rallentare la progressione del disturbo e conservare la dignità della persona".

Al Centro Diurno "San Francesco di Paola", gestito da OSA, frequentabile dalle 9:00 alle 17:00 anche in forma modulare, si accede a seguito della valutazione multidisciplinare di una Commissione del distretto sanitario (UVM). L’ammissione è graduale e prevede un Piano di Assistenza Individualizzato (PAI) che finalizza le attività sulla base dei bisogni riconosciuti. La prima linea è rappresentata da interventi psicosociali basati su evidenze di efficacia; la seconda linea comprende l’impegno a prevenire e trattare le sindromi geriatriche di cui spesso sono portatori gli ospiti e il monitoraggio degli eventuali trattamenti psicofarmacologici. Gli spazi e i servizi, previsti dalla normativa regionale per accogliere fino a 30 persone, costituiscono di per sé un ambiente terapeutico, reso sempre più adeguato grazie a operatori competenti e appassionati (responsabile sanitario, medico specialista, fisioterapista, infermiere professionale, OSS, educatore professionale, psicologo e assistente sociale).

Daniele Martini

Sono un giornalista pubblicista e operatore della comunicazione.

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