L’emissione del BTP Green con scadenza nel 2031, collocato dal Ministero dell’economia e delle finanze nel 2023, per un ammontare pari a 10 miliardi di euro e tasso annuo del 4,00%, pagato in due cedole semestrali, ha vinto il premio “Largest Green Bond of 2023” assegnato dall’organizzazione internazionale Climate Bonds Initiative.
I premi Climate Bonds riconoscono il lavoro svolto e i risultati raggiunti da istituzioni finanziarie, organizzazioni e governi di tutto il mondo che si sono distinte nel settore della finanza sostenibile e nella lotta al cambiamento climatico, e hanno guidato lo sviluppo del mercato nel corso del 2023.
In particolare, il contributo dell’Italia allo sviluppo del mercato sostenibile tramite emissioni BTP Green, a partire dal 2021, ha raggiunto finora un volume totale pari a 45,65 miliardi di euro.
I fondi raccolti sono stati utilizzati per finanziare spese in diversi settori, fra i quali energie rinnovabili, efficienza energetica, edilizia, trasporti, acqua, prevenzione e riduzione dell’inquinamento, economia circolare, tutela dell’ambiente e della diversità biologica e progetti di ricerca.
“Siamo onorati di ricevere anche quest’anno il premio, che testimonia dell’impegno dell’Italia a supporto della transizione ecologica attraverso il suo bilancio pubblico. L’emissione del BTP Green 2031 rappresenta una delle più grandi emissioni effettuate da emittenti sovrani nel segmento dei titoli verdi” ha sottolineato il direttore del debito pubblico, Davide Iacovoni, evidenziando inoltre che “in tre anni dalla nascita del programma dei BTP green, questo strumento ha già ricevuto tre premi dal CBI, segno di un largo interesse da parte della comunità finanziaria. L’Italia – ha aggiunto – sta collocando questi titoli regolarmente sia tramite sindacati che attraverso le aste tradizionali e l’impegno dal 2024 in poi è continuare a emetterli. L’obbiettivo è quello di intercettare una platea di investitori sempre più qualificata e dare evidenza dell’impegno perdurante del nostro Paese a favore della sostenibilità ambientale”.