Il Decreto Legislativo 23 febbraio 2023, n. 18, attua la Direttiva (UE) 2020/2184 e introduce novità significative per garantire un’acqua potabile sicura e accessibile a tutti i cittadini italiani. La legge si propone di migliorare la qualità dell'acqua e proteggere la salute pubblica, modernizzando gli standard di sicurezza e introducendo controlli più rigorosi lungo l'intera catena di fornitura.
Salute pubblica e sicurezza delle acque
Uno degli obiettivi centrali del decreto è la protezione della salute umana, assicurando che l'acqua potabile sia priva di contaminanti. I parametri di qualità sono stati aggiornati per rispondere alle nuove conoscenze scientifiche su rischi microbiologici, chimici e fisici. Questo include l’obbligo di monitorare parametri come batteri, virus e sostanze tossiche, con requisiti specifici per materiali e reagenti utilizzati nel trattamento e nella distribuzione dell'acqua (artt. 4 e 8). La normativa introduce inoltre un approccio basato sul rischio, che considera fattori come cambiamenti climatici e potenziali eventi inquinanti, con una gestione olistica per la sicurezza della filiera;
Controlli e monitoraggio
Il decreto prevede controlli esterni e interni (artt. 12 e 13) lungo tutto il percorso che l'acqua segue, dal prelievo alla distribuzione. Tali controlli sono volti a garantire che l'acqua rispetti i parametri di sicurezza fino al punto di consegna all’utente finale. Le autorità locali e i gestori dei servizi idrici devono collaborare strettamente per eseguire analisi regolari e mantenere una documentazione aggiornata e trasparente sulla qualità dell’acqua, accessibile ai cittadini;
Accesso equo all'acqua potabile e informazione pubblica
Il decreto punta anche a migliorare l'accesso all'acqua potabile sicura per tutte le comunità. Stabilisce l'obbligo per le autorità di informare il pubblico sulla qualità dell'acqua potabile, pubblicando rapporti annuali di qualità. Questo passaggio è essenziale per garantire che i cittadini siano consapevoli della qualità dell'acqua che consumano e abbiano strumenti per segnalare eventuali anomalie alle autorità;
Possibilità per i cittadini di monitorare la propria acqua
I cittadini hanno la facoltà di effettuare analisi autonome utilizzando kit specifici o rivolgendosi a laboratori accreditati per controlli più approfonditi. Tuttavia, è consigliabile seguire le normative locali riguardo al campionamento e, se necessario, informare le autorità competenti in caso di risultati preoccupanti. Alcuni enti locali offrono anche analisi gratuite in particolari circostanze, come campagne di sensibilizzazione o segnalazioni di potenziali contaminazioni;
Sanzioni e penalità
Per garantire il rispetto delle nuove normative, il decreto prevede sanzioni per i gestori che non rispettano i parametri di qualità stabiliti. Queste sanzioni fungono da deterrente e incoraggiano una gestione responsabile della risorsa idrica, sottolineando l’importanza di un impegno comune per la salute pubblica e l’ambiente;
Consumo di acqua minerale e impatto ambientale
In Italia, il consumo di acqua minerale è uno dei più alti in Europa. Molti italiani preferiscono l'acqua in bottiglia per questioni di gusto o per una percezione di maggiore sicurezza rispetto all’acqua di rubinetto. Tuttavia, la nuova normativa rappresenta un'opportunità per incoraggiare un cambiamento culturale verso il consumo di acqua del rubinetto, specialmente dove questa è sottoposta a controlli rigorosi;
L’acqua in bottiglia ha un impatto ambientale significativo, dato che implica l’utilizzo di plastica e risorse energetiche per la produzione, l’imbottigliamento e il trasporto. Il Decreto Legislativo n. 18/2023, che punta a migliorare la fiducia nell’acqua di rubinetto, potrebbe ridurre il ricorso all’acqua minerale, favorendo anche un risparmio economico per le famiglie italiane e contribuendo a ridurre l’uso di plastica;
Un approccio verso il futuro
Questo decreto rappresenta un passo significativo verso la protezione delle risorse idriche e la promozione di un accesso universale all'acqua sicura, un aspetto cruciale in un’epoca segnata da sfide ambientali come i cambiamenti climatici. La nuova normativa punta a una gestione più responsabile e sostenibile delle risorse idriche, in linea con gli obiettivi di sostenibilità dell'Unione Europea.
9 novembre 2024 - Giuliano Martini Ascalone
NOTE:
Decreto Legislativo 23 febbraio 2023:
https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2023;018
(per accedere evidenzia il link e con tasto destro del mouse si apre una finestra, posizionati su: vai alla pagina.....)
direttiva europea (UE) 2020/2184:
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32020L2184