Tv, 'Italiani': si parlerà di don Luigi Sturzo giovedì 18 dicembre su Rai 5


Il 18 gennaio del 1919, un sacerdote siciliano, don Luigi Sturzo, con il suo "Appello ai liberi e forti" e la fondazione del Partito Popolare, dà vita al cattolicesimo politico italiano del Novecento. Allo Stato dell’epoca, centralista e autoritario, don Sturzo oppone una nuova idea di istituzione, basata sulle autonomie locali e sulla centralità della persona. Nell’Italia appena uscita dalla Prima Guerra Mondiale, l’"Appello ai liberi e forti" è un manifesto rivoluzionario che segna l’impegno civile dei cattolici in una nuova chiave, laica e autonoma rispetto alle gerarchie ecclesiali.

Lo racconta il doc "Don Sturzo", in onda giovedì 18 dicembre alle 18.45 su Rai 5 per il ciclo "Italiani". Il racconto di quella esperienza fa rivivere l’epopea del Paese uscito vincitore dalla Grande Guerra, ma piegato dagli altissimi prezzi umani e sociali pagati al lungo conflitto bellico. Il Partito popolare a sua volta si trova a combattere ben presto un’altra dura battaglia interna, quella col fascismo ei Mussolini. Per Sturzo si apre la via di un lungo esilio durato 22 anni, che non piega il temperamento e la capacità di presenza di uno dei nostri maggiori intellettuali e difensori della democrazia del secolo scorso.

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