Delitto Pasolini, un mistero italiano lungo 50 anni


REDAZIONE - Nella notte tra l'1 e il 2 novembre 1975, lo scrittore, regista e poeta Pier Paolo Pasolini venne brutalmente ucciso presso l'Idroscalo di Ostia. La presenza sul suo corpo di evidenti segni di percosse e quelli della sua stessa auto dalla quale fu investito, fecero pensare che a ucciderlo, fossero state più persone.

Dopo il ritrovamento del cadavere, alle 6.30 del 2 novembre, da parte di una signora, lì di passaggio con il suo cane, iniziò la caccia al suo assassinio.

L'omicidio fu attribuito a Pino Pelosi, all'epoca un 17enne ragazzo di vita, che raccontò agli inquirenti di aver incontrato Pasolini al Bar GAMBRINUS nei pressi della Stazione Termini di Roma. Dopo aver cenato insieme, si erano diretti verso il litorale di Ostia per consumare un rapporto sessuale. Lì, come dichiarò Pelosi, lui avrebbe cambiato idea e da quel rifiuto sarebbe nata una colluttazione con l'intellettuale, terminata con la sua uccisione.
Dopo il suo arresto, Pelosi sostenne di aver colpito Pasolini con un bastone marcio, versione che apparì subito poco credibile viste le condizioni del cadavere. Così come appare improbabile esserci stata una colluttazione tra i due, vista l'assenza di segni sul corpo di Pelosi.

Negli anni successivi, una volta uscito dal carcere, Pelosi negherà qualsiasi suo coinvolgimento diretto nell'omicidio Pasolini, attribuendo la responsabilità a un gruppo di uomini che, parlando con accento siciliano, colpirono a morte il letterato. Tra le ipotesi avanzate nel tempo, sui reali esecutori e mandanti del delitto, sono stati tirati in ballo gruppi neofascisti, criminali della banda della Magliana emembri della Loggia P2. Questi ultimi erano preoccupati da un romanzo, Petrolio, che Pasolini stava scrivendo con riferimenti al Caso Mattei e che avrebbe potuto rivelare scomode verità.

Per i presunti coinvolgimenti precedentemente menzionati e per i legami con le altre stragi che insanguinarono l'Italia dal 1969 al 1974, il delitto Pasolini, a 50 anni di distanza, resta ancora un mistero italiano irrisolto.

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