Sulle spalle dei giganti: il viaggio imprenditoriale di Vincenzo Ascione


A Napoli nasce il nuovo polo dell’occhialeria indipendente. Il 20 luglio sarà inaugurata la sede dei marchi Bust Out, Soho London e Marc Ellis

ILARIA SOLAZZO - C’è un angolo di Napoli che guarda al futuro con occhiali diversi. Letteralmente. Il 20 luglio sarà inaugurato, nel cuore della città partenopea, un nuovo polo produttivo dedicato all’occhialeria indipendente, casa dei marchi Bust Out, Soho London e dell’ultimo arrivato, Marc Ellis. Un progetto ambizioso, nato dalla visione di Vincenzo Ascione, giovane imprenditore napoletano che ha saputo trasformare un’idea in un’eccellenza del settore eyewear italiano ed europeo.

La nuova sede operativa, estesa su oltre 1000 metri quadrati, rappresenterà il centro nevralgico di tutte le attività: uffici direzionali e amministrativi, studio di design, laboratorio tecnico, area logistica e uno showroom che rifletterà la cifra estetica dei tre brand. Ma non è solo questione di stile: l’edificio sarà alimentato da un impianto fotovoltaico che ne garantirà l'autosufficienza energetica, in linea con un modello di impresa sostenibile e responsabile.

Tre marchi, un’unica visione

Ognuno con un’identità ben distinta, i brand Bust Out, Soho London e Marc Ellis condividono una filosofia basata su innovazione, libertà creativa e qualità. Bust Out ha conquistato la scena internazionale con il modello brevettato TWIST, ricevendo importanti riconoscimenti come la nomination al Silmo d’Or di Parigi e il premio Graziella Pagni. Anche Soho London ha ottenuto prestigiosi attestati, mentre Marc Ellis – entrato nel gruppo nel 2024 – rappresenta la nuova frontiera di una crescita in continuo fermento.

«Guardare lontano, restando fedeli alle radici»

Qui sotto l'intervista a Vincenzo Ascione, fondatore dei marchi Bust Out, Soho London e Marc Ellis

D. Come ci si sente a inaugurare un polo di oltre 1000 mq partendo da un piccolo ufficio?

R. È un'emozione enorme. Non solo per le dimensioni della nuova sede, ma per il significato che porta con sé. Questo spazio è il risultato di anni di sacrifici, visione e passione condivisa con il mio team. È un traguardo, ma anche un punto di partenza per quello che vogliamo continuare a costruire.

D. Hai deciso di restare a Napoli. Una scelta controcorrente?

R. Sì, e ne sono orgoglioso. Napoli è la mia città, qui sono nato e cresciuto. Potevo andare altrove, ma ho scelto di restare e investire qui perché credo nel potenziale di questo territorio. È una sfida quotidiana, ma anche una fonte inesauribile di ispirazione.

D. Cosa rende un marchio come Bust Out così riconoscibile nel panorama internazionale?

R. La libertà creativa. Non seguiamo mode imposte, ma sviluppiamo ogni collezione con un approccio indipendente, cercando soluzioni tecniche e di design che siano davvero innovative. Il modello TWIST, per esempio, è il risultato di anni di ricerca. Aver ricevuto riconoscimenti a livello europeo è la conferma che stiamo lavorando nella direzione giusta.

D. Qual è la filosofia che unisce i tre brand?

R. L’indipendenza prima di tutto. Lavoriamo fuori dalle logiche industriali rigide, puntando su design originale, materiali di alta qualità e una comunicazione che parli davvero al nostro pubblico. Siamo diversi tra noi, ma condividiamo la stessa visione.

D. Cosa rappresenta per te questa nuova sede?

R. Un simbolo. Della nostra crescita, della nostra solidità, ma anche del nostro modo di fare impresa: trasparente, concreto, con uno sguardo rivolto all’innovazione. È un ambiente dove si crea, si progetta, si sperimenta. È casa.

D. Quanto è importante per voi la sostenibilità?

R. La sostenibilità è un tema sempre più centrale per noi, e con la nuova sede abbiamo trasformato l’intenzione in azione concreta. Alimentare l’intera struttura con un impianto fotovoltaico è stato il primo vero passo verso un futuro più responsabile. Un percorso ancora aperto, fatto di scelte quotidiane e direzioni in continua evoluzione.

D. Come scegliete le fiere e i mercati internazionali su cui puntare?

R. Ci concentriamo su eventi dove l’occhialeria indipendente ha visibilità reale. MIDO a Milano e Silmo a Parigi sono fondamentali per noi, perché sono piattaforme dove il prodotto viene davvero osservato, analizzato e apprezzato per la sua unicità. È lì che vogliamo essere.

D. Cosa ti ha insegnato il percorso imprenditoriale fino a oggi?

R. Che bisogna ascoltare, cambiare idea, adattarsi. Ma anche non perdere mai la propria visione. È un equilibrio delicato tra apertura e fedeltà a sé stessi. E soprattutto: che le persone fanno la differenza.

D. C’è spazio per i giovani in questo settore?

R. Certo. Anzi, sono proprio i giovani a portare linfa nuova, idee coraggiose, approcci diversi. Noi cerchiamo di dare spazio a talenti emergenti, coinvolgendoli nei processi creativi. Senza gerarchie bloccate. In squadra.

D. Una frase che ti accompagna?

R. "Se ho visto più lontano, è perché sono salito sulle spalle dei giganti". È un omaggio a chi mi ha ispirato, ma anche una promessa: non smettere mai di imparare.

Nel racconto di Vincenzo Ascione c’è molto più di una storia di successo imprenditoriale. C’è il coraggio di chi sceglie di restare, di costruire nel proprio territorio, di scommettere su una visione anche quando tutto sembra andare in direzione opposta. In un mondo in cui spesso si confonde indipendenza con isolamento, questa impresa dimostra che essere indipendenti significa, invece, avere il coraggio di definire la propria rotta. Napoli, con le sue contraddizioni e la sua straordinaria energia, è diventata il cuore pulsante di un progetto che parla il linguaggio del futuro: autentico, libero, sostenibile.

Il nuovo polo dell’occhialeria indipendente non è solo un luogo fisico, ma il simbolo di una rinascita creativa, di un’economia che può essere etica, innovativa e profondamente legata al territorio. L’inaugurazione del 20 luglio rappresenta l’inizio di un nuovo capitolo, in cui Napoli non è soltanto lo sfondo, ma il motore stesso di un’impresa che guarda lontano. Un punto di partenza per ispirare una generazione di imprenditori che credono nel potere delle idee, nel valore delle persone e nella forza delle proprie radici.

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