Monteverdi Tuscany presenta nella sua Art Gallery una nuova mostra dedicata all’artista Giulia Cenci


CASTIGLIONCELLO DEL TRINORO
– Monteverdi Tuscany, l’esclusivo albergo diffuso immerso nelle incantevoli colline della Val d’Orcia, presenta la prima esposizione dedicata a Giulia Cenci che verrà inaugurata sabato 2 agosto alle ore 11 nella Monteverdi Art Gallery; l’artista, originaria di Cortona, negli ultimi anni ha sviluppato una ricerca scultorea di particolare intensità e originalità.

Il lavoro di Cenci nasce da un processo di osservazione attenta che isola dettagli apparentemente trascurabili di oggetti industriali e quotidiani, capaci però di esprimere vulnerabilità, promesse e fallimenti dell'attività umana. Metalli recuperati, legni rinvenuti nel paesaggio toscano, componenti automobilistici dismessi si trasformano in sculture che interrogano il rapporto sempre più problematico tra natura e tecnologia.

Le sue opere assumono forme ibride, sospese tra il biologico e il meccanico, tra la crescita organica e l’artificio industriale. In mostra, una selezione di lavori recenti che documentano l’evoluzione di questa poetica. Strutture metalliche si deformano in sembianze quasi animali, superfici sintetiche imitano processi di accrescimento naturale, assemblaggi evocano tanto resti fossili quanto detriti della modernità.

In mostra una selezione di lavori recenti che documentano l'evoluzione di questa poetica. Strutture metalliche si deformano assumendo sembianze quasi animali, superfici sintetiche mimano processi di accrescimento naturale, assemblaggi evocano tanto resti fossili quanto detriti della modernità. Ogni opera reca i segni del territorio da cui proviene: la campagna toscana osservata nelle sue contraddizioni, tra la bellezza cristallizzata del paesaggio storico e le trasformazioni imposte dall’agricoltura intensiva.

La scultura di Cenci non si limita a registrare queste tensioni ma le trasforma in energia poetica. I materiali portano con sé storie di utilizzo e abbandono, di funzione perduta e nuova forma acquisita. Il risultato è un corpo di lavori che parla al presente, senza rinunciare a un dialogo serrato con la grande tradizione scultorea — da Henry Moore a Jannis Kounellis— reinterpretata attraverso uno sguardo contemporaneo sui mutamenti del paesaggio e dell’ambiente.

La formazione internazionale dell’artista, nata a Cortona nel 1988, dall’Accademia di Belle Arti di Bologna (2007–2012), al Master presso la St. Joost Academy di Den Bosch-Breda (2013–2015), fino alla residenza a De Ateliers di Amsterdam (2015–2017) — ha consolidato una visione personale che oggi si articola tra i due luoghi in cui vive e lavora: Amsterdam e Cortona.

Le sue opere sono presenti in importanti istituzioni, tra cui la Biennale di Venezia, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, e attualmente visibili anche nella collettiva in corso a Palazzo Strozzi a Firenze, visitabile fino al 31 agosto.

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