ILARIA SOLAZZO - Si è spento Enrico Valenti, figura chiave della TV dei ragazzi e co-creatore di uno dei personaggi più amati nella storia dell’infanzia italiana: Uan, il mitico pupazzo rosa di Bim Bum Bam. Con lui scompare una parte fondamentale della fantasia collettiva di chi è cresciuto tra gli anni ’80 e ’90, in un’epoca in cui anche la televisione sapeva ancora essere calda, artigianale e profondamente umana.
Valenti, fondatore con Giancarlo Muratori del Gruppo 80, ha contribuito a scrivere una pagina irripetibile della televisione italiana. Insieme hanno dato vita a personaggi iconici come Four, Ambrogio, la postina e soprattutto Uan, il compagno di merende di un’intera generazione. Con la sua voce squillante, il ciuffo ribelle e la sua esuberanza, Uan è diventato l’amico immaginario di milioni di bambini, capace di regalare risate e leggerezza in un periodo storico di grandi cambiamenti sociali.
Bim Bum Bam, programma cult trasmesso su Italia 1, non era solo un contenitore di cartoni animati: era un vero e proprio rito collettivo che univa la famiglia intorno alla TV, animato da pupazzi e conduttori capaci di entrare nelle case con calore e creatività. Valenti ha avuto il merito di costruire un immaginario fatto di magia e spensieratezza, lontano dalle semplificazioni e dagli eccessi di oggi.
In un’intervista del 1990, Valenti raccontava:
"Vogliamo che i nostri personaggi siano amici, compagni di gioco, qualcuno che i bambini possano sentire vicino. Uan non è solo un pupazzo: è un fratello, un amico che ti fa sentire meno solo."
Tra i tanti che hanno voluto ricordarlo, c’è anche Paolo Bonolis, storico conduttore di Bim Bum Bam, che ha scritto: "Enrico era un genio gentile. Aveva il dono raro di parlare ai bambini con rispetto e intelligenza, senza mai banalizzare."
Oggi, nell’epoca dominata da contenuti digitali e algoritmi, la figura di Valenti rappresenta un modello di artigianalità creativa e umanità che rischia di andare perduto. La sua opera è un invito a recuperare il valore di una narrazione televisiva che sappia ancora emozionare senza rinunciare alla qualità e alla profondità.
Alla famiglia di Enrico Valenti, ai suoi collaboratori e a tutti coloro che hanno amato il magico mondo di Bim Bum Bam va il più sentito abbraccio. E a noi resta il compito di custodire e trasmettere quel patrimonio di sogni, fantasia e amicizia che lui ha regalato a tutti noi.
In fondo, come diceva lui, Uan non è mai davvero andato via: vive in ogni sorriso di un bambino che ha imparato a sognare.
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