Una monumentale opera sinfonico-corale simbolo della spiritualità trionfatrice sulla morte. È la Sinfonia n. 2 in do minore detta "Resurrezione" per soli, coro e orchestra di Gustav Mahler, che l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e il suo Direttore emerito Fabio Luisi hanno eseguito per il concerto inaugurale della Stagione 2022/2023 e che viene riproposto lunedì 12 maggio alle 18.05 su Rai 5, con la regia tv di Ariella Beddini.
A interpretare la Sinfonia mahleriana, accanto all’Orchestra Rai a Fabio Luisi - che ricopre prestigiosi incarichi presso l’Orchestra della Radio Danese, la Dallas Symphony Orchestra e la NHK Symphony Orchestra di Tokyo, e che nel corso della stagione Rai dirigerà cinque diversi concerti – ci sono il Coro del Teatro Regio di Torino diretto da Andrea Secchi e le voci soliste del soprano Valentina Farcas e del contralto Wiebke Lehmkuhl.
Composta fra il 1888 e il 1894, quando Mahler era direttore del Teatro dell’Opera di Budapest e di Amburgo, la Seconda Sinfonia è il lavoro che ha richiesto al suo compositore il tempo di gestazione più lungo. Si tratta di un’opera corale dalle proporzioni monumentali, iniziata da un ragazzo di ventotto anni e terminata sei anni dopo da un uomo di trentaquattro, già piuttosto affermato. Durante la stesura della Seconda sinfonia, infatti, Mahler avvicinò progressivamente la consapevolezza di aver raggiunto l’età matura, anche grazie al crescente successo come direttore d’orchestra, che gli conferiva un’autorità completamente nuova.
I primi tre movimenti furono diretti dallo stesso compositore il 4 marzo 1895 a Berlino, senza particolare successo. La prima esecuzione integrale, il 13 dicembre dello stesso anno, sempre a Berlino, decretò invece un vero e proprio trionfo di pubblico. Il successo fu dovuto all'aggiunta del Lied per contralto Urlicht (Luce primordiale), tratto dalla raccolta di canti popolari curata da Arnim e Brentano Des Knaben Wunderhorn (Il corno magico del fanciullo), e dell’ultimo tempo, che incorpora l’intervento di coro, soprano e contralto sul testo dell’ode Die Auferstehung (La resurrezione) di Friedrich Klopstock. Qui Mahler parla a tutta l’umanità, veicolando un messaggio di fede che nel bagliore accecante della luce passa dal Giudizio Universale alla Resurrezione di tutte le anime.