DANIELE MARTINI - Classe 1981, barese, giornalista professionista e fondatore di una delle realtà editoriali online più seguite del Mezzogiorno. Vito Ferri, direttore del Giornale di Puglia, ha saputo trasformare la passione per l’informazione in un progetto solido e di respiro internazionale, con oltre 150 milioni di visitatori nel mondo. Lo abbiamo intervistato per ripercorrere il suo percorso, tra giornalismo, moda, sogni e spirito pionieristico.
D. Direttore, ci racconta le sue prime esperienze nel mondo dell’informazione?
R. Ho iniziato con un master biennale in giornalismo organizzato dall’Ordine dei Giornalisti di Bari. Dopo la specializzazione, ho lavorato per circa due anni come responsabile della comunicazione per l’on. Angelo Sanza, noto politico lucano, curando web e comunicazione dell’Udc in Puglia. È stata un’esperienza molto formativa.
D. Quando nasce l’idea del Giornale di Puglia?
R. Nel 2007 ho iniziato a costruire il progetto, ma la registrazione ufficiale è avvenuta nel 2010. Oggi il Giornale di Puglia è una realtà consolidata e in continua crescita, così come le altre testate che ho fondato: Giornale di Basilicata, Italia Notizie, The European Journal.
D. Qual è il punto di forza della sua redazione?
R. Senza dubbio la coesione. È un team affiatato, formato da persone che collaborano con me da anni. C’è una forte amicizia che ha contribuito a creare un ambiente di lavoro sereno e produttivo. Questo, per me, è un valore irrinunciabile.
D. Com’è stata la sua adolescenza a Bari?
R. Un periodo felice, fatto di tanti amici e momenti di aggregazione. Qualcuno ha preso altre strade, trasferendosi al Nord, ma con molti ci sentiamo ancora spesso.
D. Che tipo di studente era?
R. Abbastanza disciplinato, ma selettivo. Non mi limitavo a studiare solo quanto richiesto. Ero un lettore instancabile: classici, narrativa, testi di sociologia e psicologia. La mia vera cultura l’ho costruita da autodidatta, molto oltre l’ambito scolastico.
D. Le sue materie preferite?
R. Storia e italiano, senza alcun dubbio.
D. Cosa non dovrebbe mai mancare in un giornalista?
R. Due qualità fondamentali: curiosità e umiltà. Senza queste, non c’è crescita e non c’è verità nel raccontare il mondo.
D. Come vede il futuro del giornalismo?
R. Non molto roseo, purtroppo. I social network stanno già sostituendo l’informazione tradizionale, ma a quale prezzo? I giornalisti dovranno reinventarsi e tornare a essere punti di riferimento per autorevolezza e verifica delle fonti.
D. Ha mai pensato di fare politica?
R. No, lo escludo categoricamente. Non è nei miei piani.
D. È noto il suo interesse per la moda: da dove nasce questa passione?
R. È qualcosa che porto con me da sempre. Mi piace partecipare a eventi e presentazioni. Amo lo shopping, seguo le tendenze con attenzione, pur mantenendo uno stile classico.
D. Come definirebbe il suo stile personale?
R. Classico, con tocchi moderni e qualche sprazzo di colore. Un equilibrio tra eleganza e innovazione.
D. Uno stilista che l’ha ispirata?
R. Valentino Garavani. Ha rivoluzionato l’idea di eleganza e raffinatezza, diventando un punto di riferimento internazionale.
D. Quali sono oggi i suoi sogni?
R. Continuare a far crescere il Giornale di Puglia, ma anche creare nuove realtà editoriali. Sento il desiderio di dare vita a un altro giornale di successo. Amo le sfide. Il futuro è un campo aperto, e io sono pronto a esplorarlo.
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