Appuntamento a dopo Pasqua nei 100 capoluoghi italiani per la prima mobilitazione nazionale della Rete di Trieste con l’idea di arrivare con una piattaforma di valori e di idee da trasformare in una nuova politica, al servizio del bene comune e con radici ben radicate nella Dottrina sociale della Chiesa.
Questa è una delle novità annunciate dal portavoce della Rete di Trieste, Francesco Russo, durante le conclusioni dei lavori della prima riunione della Rete di Trieste e che hanno registrato grande entusiasmo e grande partecipazione con più di 400 amministratori di ogni schieramento politico e di tutte le regioni d’Italia che si sono confrontati, hanno scambiato buone prassi e proposte concrete, nell’ottica di superare le difficoltà dell’attuale bipolarismo politico.
In queste settimane la rete però non si ferma perché i lavori di gruppo, a cui hanno partecipato 400 amministratori, hanno dato indicazioni chiare sui 5 temi intorno a cui nascerà la carta di identità della nuova costituente: giovani e community, dalla solitudine alla condivisione; azioni per un welfare inclusivo; cittadinanza attiva e patti di collaborazione; lotta allo spopolamento dei piccoli centri; formazione dei cittadini alla partecipazione alla coprogettazione dei servizi sanitari territoriali.
Proprio su questi temi nelle 100 città capoluogo, ci saranno 100 conferenze stampa per presentare una mozione o un ordine del giorno da far votare in Consiglio comunale o in Consiglio regionale in maniera unitaria e bipartisan agli amministratori di tutti gli schieramenti.
Dalla prima riunione della costituente di ispirazione cattolica arriva anche la proposta di un sorteggio per selezionare coloro che faranno parte del coordinamento e che saranno scelti tra coloro che vorranno dare la propria disponibilità in uno spirito di servizio che richiama gli ideali più alti della buona politica.
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