L’AGCOM ha pubblicato qualche giorno fa il testo finale del Regolamento in materia di remunerazione di autori e artisti e gestione intermediata dei diritti da parte delle collecting, ovvero delle società che si occupano di raccogliere i compensi dagli utilizzatori dei contenuti per poi redistribuirli agli aventi diritto, ad esempio la SIAE per gli autori ed editori.
"Il Regolamento mira a garantire il riconoscimento agli autori e agli artisti di una remunerazione adeguata e proporzionata allo sfruttamento delle loro opere, disciplinando a tal fine altresì il diritto a ricevere informazioni aggiornate e complete in merito allo sfruttamento delle opere da parte degli utilizzatori, incluse le piattaforme di streaming. Il meccanismo di trasparenza così previsto intende consentire a tali autori e artisti di esercitare, a determinate circostanze, un diritto all’adeguamento contrattuale per ricevere una remunerazione ulteriore rispetto a quella inizialmente concordata, e così partecipare al 'successo inaspettato' della propria opera. – afferma Chiara Marchisotti, associate di Portolano Cavallo. Il Regolamento affronta anche l’annosa questione relativa alla gestione dei diritti dei soggetti cosiddetti 'apolidi', cioè autori o artisti non associati ad alcuna collecting. Ora, le tre maggiormente rappresentative per ogni categoria di diritti potranno raccogliere i compensi anche per gli 'apolidi'. A tal fine, AGCOM ha stabilito i criteri di misurazione della rappresentatività per l’identificazione dei soggetti titolati, che dovrà essere calcolata su base annua tenendo conto dei dati di effettivo utilizzo delle opere".