Musica. Jovanotti: ecco il nuovo video "E non hai visto ancora niente"

Grandi novità per quanto riguarda il panorama musicale: in questi giorni è infatti disponibile in radio e su tutti i canali musicali "E non hai visto ancora niente", il nuovo brano di Jovanotti tratto da Lorenzo 2105 CC. Lorenzo, per l’occasione, ha chiesto a Luca Pretolesi aka Digital Boy una versione upgrade remixata.
II producer italiano di base a Las Vegas, punto di riferimento per il sound contemporaneo (ha recentemente collaborato con nomi del calibro di Major Lazer, Diplo, 2 chainz, Zedd) ha dato a #ENHVAN una nuova vita musicale che non poteva non essere immediatamente lanciata nell’iperspazio, senza annunci e senza anticipazioni. 
Il video esce in contemporanea al brano e segna una nuova collaborazione con gli Younuts, la coppia di videomaker “scoperta” da Lorenzo per la regia di Sabato, in quella occasione insieme a Salmo. Con Antonio Usbergo e Niccolò Celaia ha poi realizzato il corto “2184” che apriva i concerti negli stadi la scorsa estate e il video di Pieno Di Vita. 
Questa nuova collaborazione è un ulteriore sviluppo del linguaggio visivo del gruppo di lavoro con Lorenzo: questa volta il clip non segue un filo narrativo come nei due precedenti, ma si avventura nell’immaginario evocato dalla canzone senza nessun intento didascalico ma puntando sui contrasti e i ribaltamenti di senso. E’ un video che parla del nostro tempo.
Lorenzo in questo video gioca al suo sport preferito nel quale sostiene di essere campione olimpico: il “cambio di argomento” detto anche "salto di palo in frasca”.
E’ un ballerino di strada, un astronauta, un replicante, un playboy di provincia, un attaccabrighe portoricano, un giostraio dello spazio e molto altro alle prese con una “non storia” ricca di segni e di sorprendenti colpi visivi.
Il ribaltamento degli stereotipi è la chiave del video. Le cose non sono mai quello che sembrano, i ruoli si mischiano e spesso si scambiano o si invertono. Il ritmo ha un potere curativo e vivificante, il buio più nero ha nel centro un punto di chiarissima luce e, sempre più intatta, la possibilità di trovare la poesia nelle cose che per abitudine guardiamo distrattamente.

Daniele Martini

Sono un giornalista pubblicista, docente di comunicazione e sostegno. Sono un operatore della comunicazione.

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