Masterchef 2016: vince la fisioterapista Erica Liverani

Chi vince ha sempre ragione. E, per dirla con Carlo Cracco, «non è mai apprezzato». A vincere la quinta edizione di Masterchef è stata Erica Liverani, fisioterapista trentenne e mamma single, che in finale ha battuto la 25enne torinese Alida e il macellaio veneto Lorenzo. Ad avere ragione, però, non è stata soltanto lei, ma anche Sky che con l’ultima puntata di Masterchef 5 ha registrato il record d’ascolto con 1.668.000 spettatori con uno share del 5,2% e una permanenza dell’85%. Roba da canale in chiaro. «A vincere non è chi ha cucinato bene durante il percorso, ma chi l’ha fatto meglio in finale», ha sottolineato il giudice Bruno Barbieri per spegnere le polemiche social sulla vittoria di Erica, la concorrente sulla quale sin dall’inizio aveva puntato forte Antonio Cannavacciuolo, il cui ingresso tra i giudici è stata un’altra scommessa vinta da Sky. «Ovviamente non siamo sempre tutti d'accordo, ma poi arriviamo a un’unica decisione condivisa», hanno spiegato i quattro giudici la cui presenza per la prossima edizione di Masterchef è stata confermata da Nils Hartmann che li ha definiti «i quattro Beatles di Sky». 
Da parte sua Erica dimostra che l’umiltà non le fa difetto. «Ho deciso che voglio cucinare, non farò più la fisioterapista - ammette la vincitrice -. Ma non posso pensare di essere entrata a Masterchef come cuoco amatoriale ed esserne uscita chef. Quindi mi metterò a studiare, se poi potrò farlo vicino a un grande ancora meglio». E i 100.000 euro di premio, che s’aggiungono alla pubblicazione del libro di ricette, «li metterò da parte come una formichina». Del progetto dell’agriturismo, al momento, non ne farà nulla. «Quello non è un punto di partenza - spiega -, ma di arrivo». Sulle polemiche social sul suo conto non vuole parlare. «All’inizio non ero abbastanza preparata a tutto questo, adesso mi dedicherò a chi mi ha apprezzata», dice. Sul suo percorso all’interno di Masterchef aggiunge. «Il punto più basso è stato quando ho scambiato il polmone per un pezzo di capocollo, lì pensavo di uscire, ma c’è stato chi ha fatto peggio di me - aggiunge -. Però mentre gli altri erano da Heinz Beck ho comprato libri e studiato molto». Infine un ringraziamento indiretto ad Alida. «Il suggerimento per il mio miglior piatto, i cappelletti invertiti - rivela - me l’ha dato lei». 

Daniele Martini

Sono un giornalista pubblicista, docente di comunicazione e sostegno. Sono un operatore della comunicazione.

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