Teresa Colonna (Ph Paola Labianca) |
La collezione visionaria è ispirata a un party lunare nel futuro. Il lavoro che ricorda le atmosfere lunari, in un mix di richiami al mondo del clubbing, vince il Premio della Stampa al Museo delle Civiltà di Roma
ROMA - È il 21 luglio 1969 quando Neil Armstrong compie il primo passo sulla Luna. Oggi, la studentessa Teresa Colonna immagina una insolita evoluzione dei viaggi spaziali e propone una collezione indossabile per un party lunare nel 2050 a bordo di una navicella. Si chiama "Orbiting Clubbers", ed è uno dei lavori premiati alla sesta edizione di IED Roma Design Awards, evento che ogni anno presenta e premia i migliori progetti sviluppati dai giovani designer della sede romana dell’Istituto Europeo di Design.
Quest’anno, l’evento è stato ospitato dal Museo delle Civiltà di Roma che ha accolto nel Salone d’Onore i ventidue progetti finalisti, realizzati da settanta designer della sede romana IED. Tre, invece, i premi assegnati, ai lavori che più di tutti si sono distinti per coraggio e innovazione: il premio "Miglior progetto", il premio "Design for commons", destinato a chi è riuscito a intercettare con il suo lavoro i temi della rigenerazione e della condivisione dei beni comuni e, infine, il premio della stampa.
Con il suo lavoro, che porta la moda lontano nello spazio e nel tempo, Teresa Colonna, originaria di Gravina di Puglia e neolaureata in Fashion Design IED Roma, vince il premio della stampa. Nella sua capsule collection, sia lucentezza che tipologie di materiali ricordano le atmosfere lunari, in un mix di richiami al mondo del clubbing.
Il lavoro di Teresa Colonna è parte di un progetto più ampio, chiamato Moon Haven, che ha coinvolto anche studentesse e studenti dei corsi di Laurea in Product Design e Graphic Design. Tutti hanno indagato e immaginato come il design possa supportare l’essere umano nella creazione di comunità stabili su spazi extraterrestri. Se mai l’esplorazione dello spazio consentirà la permanenza umana nello spazio, i diversi campi del design potranno essere cruciali nella definizione di un ambiente confortevole dove prosperare. Le condizioni lunari, tra cui la gravità ridotta e l’assenza di atmosfera, determinano un campo di ricerca di inedite soluzioni di design in cui la sicurezza, la riduzione dei rischi e il comfort rispondono a regole del tutto innovative. Sono state quindi progettate soluzioni di interior, food, object e service design, accessori e abiti. Il lavoro è stato arricchito da un manuale d’uso. Studenti di Interior Design e Product Design hanno ideato tre differenti capsule, la cui geometria progettuale richiama quella dei frattali, ciascuna finalizzata a offrire un'attività specifica. Oltre a Teresa Colonna, hanno curato il progetto: Matteo Berloco, Flavia Colonnelli, Marco De Michele, Chiara Di Palma, Claudia Dottarelli, Alessandro Leonori, Ilaria Possati, Gioacchino Salierno.
Il premio della stampa a Moon Haven è stato assegnato dai giurati Elena Dallorso, Diletta Parlangeli, Giulia Mangano, Manuela Perrone e Gianmaria Tammaro con la seguente motivazione: "Moon Haven è un progetto con l’occhio puntato al futuro. Un futuro che forse vivremo, o forse no, ma che è bene pensare. È un lavoro che è riuscito a restituire la più grande lezione che lo studio dello Spazio ha sempre insegnato: il dialogo tra Paesi - in questo caso le differenti discipline – scevro da preconcetti politici e ideologici. Si è imposto all'attenzione della giuria grazie alle inedite soluzioni di design che abbracciano il concetto di vivibilità degli spazi a 360° con un'introduzione al mondo lunare incalzante e ironica e prova, dall'inizio alla fine, a tenere insieme due anime: quella di chi crede nel progresso e di chi, invece, è consapevole dei cambiamenti che lo aspettano. Sia come individuo sia, poi, come società. Con originalità, visione, perizia tecnica e attenzione al dettaglio, le allieve e gli allievi IED hanno dosato e intrecciato con sapienza le loro competenze avvicinando come non mai il sogno lunare, nel solco della migliore tradizione creativa italiana".