"Tra le tante vergogne del decreto Sicurezza, che la destra e il governo hanno voluto all’insegna di intendimenti liberticidi negando l’esercizio dei diritti umani e delle libertà individuali fondamentali, vi è anche quella di aver reso illegale la coltivazione, la lavorazione e la vendita delle infiorescenze della canapa e dei suoi derivati. Una scelta ideologica per alzare furbescamente il vessillo della propaganda nel contesto più generale della lotta alla droga. Un’enorme falsità poiché il livello psicotropo di quelle infiorescenze è ben al di sotto dei limiti consentiti tanto che fino ad ora sono state utilizzate con successo, tra l’altro, nei settori dell’erboristeria, del tessile, della cosmesi, del florovivaismo, della bioedilizia".
Lo dichiarano i deputati Pd, Stefano Vaccari e Marco Furfaro, capigruppo nelle commissioni Agricoltura e Affari Sociali, e Matteo Mauri, responsabile nazionale Sicurezza del Pd.
"Un mercato in grande espansione - aggiungono - guidato peraltro da molti imprenditori giovani, che in Italia vale 500 milioni di fatturato e 10mila occupati senza alcuna relazione con il commercio delle droghe. Per questo diciamo alle destre e al governo di fermarsi e riconsiderare al Senato la possibilità di abrogare la norma introdotta come chiedono a gran voce le imprese del settore e le organizzazioni professionali agricole. Domani, insieme a tante organizzazioni sindacali ed associative, manifesteremo davanti al Senato per sostenere tale richiesta unitamente all’esigenza di modificare profondamente il decreto sicurezza".