LECCE - 11 giorni di programmazione ininterrotta, 18 spettacoli, 6 luoghi della città coinvolti, 3 giorni di formazione e nomi importanti del panorama artistico e letterario contemporaneo per "Teatro dei Luoghi Festival Internazionale 2024", un progetto di Koreja cofinanziato nell’ambito del POC Puglia 2014-2020 Asse VI Azione 6.8 e realizzato con il sostegno di Ministero della Cultura, Unione Europea, Regione Puglia, Comune di Lecce; in collaborazione con Polo Biblio Museale di Lecce, Università del Salento, CdL DAMS, Università degli Studi "A. Moro" di Bari, Arcidiocesi di Lecce, ArtWork Cultura, Teatro Pubblico Pugliese, A.R.Va, Parco Archeologico di Rudiae, Artweek, Adisu Puglia. Con il Patrocinio della Provincia di Lecce.
Giunto alla sua XVIII edizione, il Festival è un progetto di ampio respiro che grazie alla rivalutazione di attrattori turistici e beni culturali attraverso l’arte, vuole sostenere il turismo e veicolare l’immagine della Puglia, offrendo allo spettatore/turista nuovi strumenti per modificare la percezione del territorio. Sottotitolo di quest’anno Nessuna terra in vista che omaggia il Premio Pulitzer e maestro della poesia americana di origine serba, Charles Simic, scomparso da poco più di un anno.
Il Festival si inaugura lunedì 15 luglio con una parata di strada di grandi dimensioni che, muovendo da Porta Napoli, coinvolgerà il centro cittadino in un viaggio onirico, tra vicoli e piazze, guidato da attori su trampoli, musica dal vivo e macchine teatrali che il modenese Teatro dei Venti dedica a Don Chisciotte.
Dopo il Premio Ubu al miglior allestimento scenico per lo spettacolo Moby Dick e lungo il cammino per la nuova produzione di grande formato La Misura Umana, il Teatro dei Venti prosegue la propria indagine sull’umano e le utopie. Immagina così la realizzazione del Don Chisciotte della Mancia, il nuovo spettacolo itinerante pensato per gli spazi urbani e tratto dal romanzo capolavoro di Miguel de Cervantes Saavedra.
Rileggere Don Chisciotte oggi, attraverso la poetica del Teatro dei Venti, mette in luce la possibilità di continuare ad agire nel mondo in modo corale. Risvegliare la potenza di ciascuna persona, affinché possa continuare a combattere le ingiustizie, aprirsi alla meraviglia, farsi carico delle fragilità. Insieme allo stupore creato dagli strumenti tipici del teatro di strada si porta nella tradizione l’innovazione di una scelta atipica: la parola poetica.
"Quello che affrontiamo insieme per le strade e le piazze è dunque un viaggio onirico che sprona a tornare alle radici dei nostri desideri. Ciò per cui lotta Don Chisciotte, e che si riverbera anche in Sancho, è la possibilità di non rassegnarsi, di non abituarsi al male, con lo sguardo rivolto al futuro, che ha bisogno di tutta la nostra consapevolezza presente".
Lo spettacolo è realizzato con il Patrocinio del Comune di Lecce.
Attento ad accogliere tutte le platee, il Festival si impegna a garantire una migliore accessibilità ai luoghi e agli spettacoli con il supporto della Cooperativa Sociale L’Integrazione che grazie al marchio di accessibilità AbilFesta garantirà ai fruitori la massima inclusione.
Oltre alle collaborazioni più istituzionali, il festival mette insieme una serie di realtà culturali presenti a Lecce e provincia con l’obiettivo di creare una rete informativa diffusa per migliorare la permanenza dei turisti in città in modo sempre più professionale, aggiornato e organizzato.