La sostenibilità entra nelle aule di Unimc, nuovo corso di laurea del Dipartimento di economia e diritto


MACERATA
- La necessità di salvaguardare la salute del pianeta e di contrastare il cambiamento climatico sta determinando veloci cambiamenti all’interno del mercato del lavoro, in cui cresce la richiesta di figure professionali fino a qualche anno fa del tutto sconosciute.

È il fenomeno dei cosiddetti "Green Jobs", ossia impieghi finalizzati a coniugare lo sviluppo umano e la crescita economica di imprese e territori, con la tutela dell’ambiente e della salute. La necessità di formare professionisti con una vocazione "green2 è particolarmente avvertita anche in Italia e in Europa. Al centro dell’agenda politica internazionale, europea (vedi NexgeneratioEU) e nazionale (vedi PNRR) digitalizzazione e green sono considerati pilastri fondamentali di un progetto in costruzione e irreversibile.

Secondo la tredicesima edizione del Rapporto Greenitaly di Unioncamere, nel 2021 la quota di imprese eco-investitrici è passata dal 21,4% del 2020 al 24,3%. Si stima che nel prossimo quinquennio, pubbliche amministrazioni e imprese assumeranno in Italia più di 2 milioni di lavoratori "green", pari al 63% del loro fabbisogno, in pratica, due lavoratori su tre. A buon diritto, pertanto, si parla dei "Green Jobs" come dei lavori del futuro.

Per permettere agli studenti di cogliere queste opportunità e affrontare preparati le sfide di un mercato del lavoro in rapida evoluzione, l’Università di Macerata ha attivato un nuovo corso di laurea triennale in "Economia e marketing per la sostenibilità".

"Il corso di studi – spiega il presidente Tommaso Febbrajo– coniuga la formazione di base propria dei percorsi triennali in Economia, con specifiche competenze in materia di sostenibilità economica, sociale e ambientale. L’obiettivo è quello di formare figure professionali in grado proporre soluzioni per la valorizzazione e il rilancio del territorio, nonché per il miglioramento dei processi produttivi verso il principio circolare. Si tratta di competenze sempre più richieste dalle imprese e dalle istituzioni pubbliche, indispensabili per avviare processi di transizione ecologica e per perseguire modelli di sviluppo sostenibili, come imposto da ormai consolidate esigenze di mercato e dalla normativa esistente. Nel percorso di studi, particolare attenzione viene riservata anche alla sostenibilità intesa come fattore concorrenziale qualificante delle imprese, stante la sempre crescente sensibilità dimostrata dai consumatori verso l’impatto ambientale dei beni che acquistano. Il mix di competenze tradizionali ed innovative impartite dal corso garantisce ai laureati ampie prospettive di lavoro. Oltre ai già numerosi sbocchi occupazionali propri di una laurea triennale in Economia, i nostri laureati avranno anche la possibilità di accedere ai nuovi profili professionali, nel privato e nel pubblico, legati all’ambito della sostenibilità. Mi riferisco, per fare solo alcuni esempi, alle molteplici figure offerte a livello manageriale e dirigenziale, quali il Sustainability manager e il Sustainability auditor, figure professionali che, contribuendo allo sviluppo di un modello di business sostenibile, stanno diventando ruoli chiave all’interno delle imprese; molto importante sta diventando anche la figura del Green Marketing Manager che si occupa di comunicare all’esterno la sensibilità e l’impegno di una azienda verso il rispetto e la tutela dell’ambiente".

Daniele Martini

Sono un giornalista pubblicista e operatore della comunicazione.

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