Tommaso Gioia dichiara: "Durante questo importante evento, che rappresenta un'opportunità unica per presentare al mondo le bellezze del nostro territorio, la nostra ospitalità e la nostra cultura enogastronomica, è fondamentale che non trascuriamo l'importanza di garantire un'assistenza sanitaria adeguata a tutti i partecipanti".
Continua: "Colgo l'occasione di menzionare anche il Santo Padre, che ci lusinga della sua presenza in Puglia in queste ore, in occasione del G7, ricordando le sue parole del 20 novembre 2023, quando disse: 'Per favore conservate questo sistema sanitario, che è un sistema popolare e di servizio alla gente. Non bisogna cadere nell'idea efficientista e nella medicina a pagamento'. Da queste parole, con il Papa seduto al suo fianco, dovrebbe riflettere che è assolutamente importante rafforzare il nostro sistema sanitario, ringraziando i nostri operatori sanitari che danno continuamente la propria disponibilità nei confronti delle utenze. In occasione del G7, i nostri "angeli sanitari" sono in allerta affinché il nostro sistema sanitario pugliese, in caso di urgenza, sia pronto ad intervenire. La Puglia sa reagire, ma serve certamente più collaborazione".
Tommaso Gioia dichiara inoltre: "Come osservatore attento, ho notato l'impegno che la regione ha messo in campo per fornire un servizio all'altezza dell'importanza dell'evento. Tuttavia, desidero porre l'attenzione della Premier Meloni su una riflessione importante riguardante la situazione attuale della sanità. È comprensibile che in vista delle recenti elezioni europee si sia adottato un decreto 'anti liste d'attesa' senza i necessari fondi per la sua attuazione. Tuttavia, ora che le elezioni sono terminate, è giusto che la Premier e il governo si impegnino concretamente per rendere effettiva tale legislazione, che potrebbe passare da mera propaganda a realtà tangibile. Il decreto in sé può rappresentare un passo nella giusta direzione, con l'istituzione di un Cup unico regionale, il monitoraggio delle liste d'attesa e il controllo del rispetto delle norme. Tuttavia, senza un adeguato finanziamento, tutto ciò risulta essere un mero esercizio di facciata, deludendo le aspettative dei cittadini. Molte regioni hanno già proposto soluzioni simili, ma si sono scontrate con i limiti di bilancio che, nonostante le promesse, continuano a diminuire. È importante ricordare che, come in tutta Europa, gli investimenti nella sanità devono essere proporzionati al PIL. Pertanto, rivolgo un appello diretto alla Premier Meloni e al Ministro della Sanità Schillaci affinché ascoltino l'allarme che proviene dalle regioni, dagli operatori sanitari, dagli amministratori locali, dai sindacati e dai cittadini. In questa occasione, in cui la Premier è presente in Puglia per il G7, è un momento cruciale per agire in sintonia con tutte queste parti interessate".
Tommaso Gioia conclude: "Ancora tempo per fare ciò che non è stato fatto in questi due anni. Approfitto di questa occasione per chiedere alla Premier Meloni di abbandonare il progetto di una legge sull'autonomia differenziata, voluto dal Ministro Calderoli e dalla Lega. Tale iniziativa avrebbe conseguenze negative sull'unità nazionale e aumenterebbe il divario tra Nord e Sud, rendendo tutti complici e responsabili di questa potenziale catastrofe o secessione".