La Regione Puglia ha deciso di riavviare l'iter per l'attivazione del servizio di psicologia di base, rimettendo in moto un processo bloccato nel 2024 a seguito di un ricorso del sindacato S.U.M.A.I.
Il servizio, istituito con legge regionale n. 11 del 15 giugno 2023, è finalizzato a "intercettare e diminuire il peso crescente dei disturbi psicologici della popolazione, costituendo un filtro per i livelli secondari di cure sia per il pronto soccorso", "promuovere il benessere psicologico" e "prevenire la cronicizzazione di un’ampia serie di disturbi intervenendo adeguatamente in una fase molto precoce".
Nelle more dell'adozione del regolamento attuativo, la Regione ha mantenuto l'assetto del 2023: sono previsti incarichi semestrali, uno per ogni Distretto Socio-sanitario con un carico di lavoro di 24 ore settimanali. La novità è che ora spetta ai Direttori Generali delle ASL pugliesi, insieme ai Direttori dei Distretti Socio-sanitari, valutare il fabbisogno del servizio di psicologia di base della cittadinanza. Il percorso aveva subito una battuta d'arresto nel 2024 quando il S.U.M.A.I aveva contestato alla Regione una serie di violazioni, in particolare l'uso dell'Accordo Collettivo Nazionale per la specialistica ambulatoriale come riferimento contrattuale per gli psicologi di base e il presunto difetto di competenza regionale nel normare questa nuova figura.
«L'Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi della Regione Puglia esprime soddisfazione per la ripresa del percorso - commenta Giuseppe Vinci, presidente dell'Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi della Regione Puglia - e chiede alle ASL pugliesi di andare al più presto alla concretizzazione di questa importante e utilissima sperimentazione. Un servizio tanto atteso dal territorio pugliese che può rappresentare una svolta nell'accesso alle cure psicologiche».
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