Si è svolta il 6 giugno 2025 la premiazione della silloge poetica "Ombre e luci di un cammino" di Dino Tropea. L’evento ha avuto luogo nella splendida cornice del Campidoglio, dove le pietre raccontano la storia e le parole sanno ancora lasciare traccia, la silloge poetica "Ombre e luci di un cammino" di Dino Tropea ha ricevuto il prestigioso riconoscimento come opera vincitrice nella sezione sillogi poetiche, durante la cerimonia ufficiale della XIII edizione del Concorso Internazionale di Letteratura Italiana Contemporanea, organizzato dall’Associazione Letteratura Cultura Editoria (LCE) e dalla casa editrice Laura Capone Editore, con il patrocinio della Presidenza dell’Assemblea Capitolina.
Una cerimonia sentita e partecipata, tenutasi nella storica Sala della Protomoteca del Campidoglio, che ha visto la presenza di numerosi autori, artisti, autorità e appassionati. Tra loro, le voci nuove e quelle consolidate della narrativa, della saggistica e della poesia si sono alternate, portando sul palco non solo le opere ma le esperienze, le vite, i cammini di chi scrive per restare, per dire, per resistere.
"Ombre e Luci di un Cammino" è molto più di una raccolta poetica: è un viaggio emozionale e narrativo in cui la scrittura si fa carne, eco e specchio. Un premio che non celebra solo lo stile, ma anche la capacità dell’autore di trasformare la memoria in direzione, il dolore in canto, il ricordo in radice.
"Lasciare indietro non è dimenticare, ma ricordare con amore ciò che è stato" (da "Lasciato Indietro: Un’Odè alla Memoria e al Nuovo Inizio")
Questo verso, tratto da una delle liriche più toccanti dell’intera raccolta, sintetizza il cuore dell’opera: la poesia come atto d’amore verso ciò che ci ha formato, anche quando ha ferito, anche quando è rimasto in sospeso. Dino Tropea non edulcora, non svia: scrive per rendere visibile ciò che troppo spesso viene nascosto.
Nel pomeriggio romano, carico di emozioni e volti, le parole hanno trovato ascolto. E dove c’è ascolto, la poesia diventa ponte. Il libro di Tropea si muove su questo ponte, tra ciò che siamo stati e ciò che potremmo ancora diventare.
"Ogni passo che lasciamo indietro è un passo verso un futuro in divenire" (da "Lasciato Indietro")
L’autore ha voluto condividere la gioia del premio con chi lo ha accompagnato in questo cammino, dichiarando: «Grazie a chi mi legge, a chi mi dà fiducia, a chi si ferma e ascolta. Grazie a Imma Savarese, il mio amore, a Laura Capone, Editore attento, e a Sabrina Morelli, poetessa e autrice di una prefazione che ha saputo custodire il senso profondo di questo lavoro».
"Nel mare della vita, tempeste verranno, ma la nostra resilienza sarà la luce che ci guiderà" (da "Nel Mare della Vita: Trovare l’Azimut")
Questo passaggio riflette con esattezza lo spirito stesso del concorso, che quest’anno ha premiato il coraggio della narrazione sincera, il valore della scrittura che accompagna e sostiene, specialmente nei momenti più bui.
Un tributo a Cristoforo Russo
Tropea ha voluto dedicare l’intera opera, e il premio stesso, a Cristoforo Russo, artista e amico, scomparso prematuramente nel 2024. Le sue parole in sala sono state tra le più intense:
«Questo è per lui. Un’Eterna Sinfonia. Perché chi resta, racconta. E chi racconta, non lascia indietro nessuno».
"Ogni colore, una nota di musica antica, che suona ancora, in un’armonia magnifica. Tra i vicoli stretti e il profumo del mare, la sua anima vaga, senza mai smettere di creare" (da "Un’Eterna Sinfonia")
Questa poesia, contenuta nella raccolta premiata, è un inno alla permanenza dell’arte e alla forza della memoria. Un dialogo mai interrotto tra chi se ne va e chi continua a portarne la voce.
"Nel silenzio della notte, un mormorio sussurra: le fusa del tempo, promesse di un domani che si rinnova" (da "Fusa di un Futuro Promettente")
Una poesia che racconta con dolcezza la speranza: quella che resta, quella che si fa strada tra le crepe, quella che risuona nei versi di chi, come Dino, sa ascoltare anche il silenzio.
Una poesia che si fa patrimonio: Il concorso ha valorizzato, ancora una volta, l’importanza della parola scritta come patrimonio culturale e umano. "Ombre e luci di un cammino" è, nel suo insieme, un tributo alla vita, alla poesia, alla memoria. È un invito a restare vigili, a raccontare, a condividere.
"Ferrari non è solo vittoria e prestigio, è un sogno che corre dentro ogni gara" (da "Il Cuore del Cavallino Rampante")
Anche i simboli italiani, come il mito Ferrari, entrano in scena nella silloge, diventando metafore di passione, identità e appartenenza.
"Lasciati indietro? No, mai più. Sei parte del coro, del nostro virtù" (da "Il Natale di Chi Ritrova il Cammino")
Il tema dell’inclusione, della dignità e della rinascita percorre ogni pagina, come un filo invisibile che tiene unita l’anima dell’autore a quella del lettore.
Un’opera che resiste nel tempo. Il valore della silloge di Dino Tropea è stato riconosciuto non solo dal comitato tecnico del concorso, ma anche da un pubblico sempre più affezionato alla sua scrittura autentica, empatica, mai retorica.
Per chi volesse approfondire i nomi dei vincitori delle diverse categorie – narrativa edita, poesia inedita, saggi, racconti brevi e graphic novel – la lista completa è consultabile sul sito ufficiale del concorso: https://www.concorsoletterario.com/proclamazione-vincitori-xiii-edizione
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