FRANCESCO LONGOBARDI - La dipendenza affettiva è una dipendenza emotiva che non riguarda solo le relazioni amorose, ma può caratterizzare anche un rapporto di amicizia o un legame familiare. I rapporti di dipendenza che si instaurano in questi casi sono basati su un legame non sano, nel quale la ricerca dell’altro è, più profondamente, la ricerca della conferma del proprio valore e il riempimento del proprio vuoto interiore.
La persona non si ritiene degna d’amore, ma ne è estremamente bisognosa. Si possono rintracciare le origini della dipendenza affettiva nella storia di attaccamento della persona e, più in generale, nelle esperienze vissute nella famiglia di origine.
I segnali della dipendenza affettiva
I sintomi della dipendenza affettiva possono essere sia fisici che psicologici. Come nelle altre dipendenze comportamentali, la dipendenza psicologica da una persona è caratterizzata: dal senso di appagamento e piacere che derivano dalla vicinanza della persona di cui si è dipendente; dal bisogno di trascorrere un tempo sempre crescente con l’altro, mettendo in secondo piano il tempo da dedicare a se stessi; da "crisi di astinenza": l’assenza dell’altro può essere accompagnata da attacchi d’ansia o veri e propri attacchi di panico, e da forte rabbia; da sentimenti di vergogna, rimorso e senso di colpa verso il partner quando ci si rende conto di dipendere da qualcuno.
I comportamenti tipici della dipendenza affettiva
Nelle dipendenze affettive i comportamenti ricadono su: fantasie romantiche, utili ad alleggerire il senso di solitudine e il timore del rifiuto; legame di attaccamento volto a placare la paura (consapevole o inconsapevole) dell’abbandono e a mitigare i problemi di autostima.
I sintomi della dipendenza affettiva si riflettono su molti aspetti della vita quotidiana, che inizia a ruotare interamente sulla figura dell’altro: non c’è più spazio per le proprie emozioni o esigenze, ma contano solo quelle del partner; l’autostima è condizionata fortemente dall’approvazione dell’altro, visto come unico rimedio per la propria; insicurezza che, quando il dipendente affettivo viene lasciato, emerge con estrema intensità; ogni comportamento o azione sono orientati a rendersi indispensabili per l’altro e guidati da una costante paura dell’abbandono.