Cinque opere della Pinacoteca metropolitana presenti alla mostra 'Negli anni dell’Impressionismo: da Monet a Boldini, artisti in cerca di libertà' che si è aperta a Mesagne


MESAGNE (BR)
- La Pinacoteca Metropolitana "Corrado Giaquinto" di Bari partecipa alla prestigiosa mostra “Negli anni dell’Impressionismo: da Monet a Boldini, artisti in cerca di libertà”, ospitata negli spazi storici del Castello Normanno Svevo di Mesagne, che ha aperto al pubblico venerdì 27 giugno 2025.

L’esposizione intende celebrare la nascita di una nuova sensibilità artistica che, tra la metà dell’Ottocento e i primi del Novecento, ha rivoluzionato la pittura europea rompendo con le convenzioni accademiche e aprendo la strada a una ricerca più libera e personale del bello.

La Pinacoteca "Corrado Giaquinto" contribuisce al percorso con cinque opere di grande valore storico e artistico, provenienti dalla sua collezione permanente: quattro tele di Francesco Netti, figura centrale dell’Ottocento italiano, che testimoniano con raffinata profondità l’evoluzione del gusto, del pensiero e delle tecniche pittoriche del suo tempo (La lettura, Nuda sul letto, La Siesta, In campagna) e un’opera di Ignacio de Leon y Escosura, (Dichiarazione d’amore) pittore spagnolo noto per le sue composizioni storiche e di genere, che arricchisce il dialogo internazionale con uno sguardo che unisce Spagna, Italia e Francia nella comune tensione verso l’innovazione espressiva.

"Siamo orgogliosi di portare al Castello Normanno Svevo un nucleo selezionato di opere della nostra Pinacoteca. Il percorso mette in luce la ricerca di libertà espressiva e la sperimentazione del linguaggio pittorico che hanno contraddistinto l’Ottocento europeo. Con questa iniziativa, confermiamo la volontà della Città metropolitana di Bari di promuovere il dialogo culturale tra Italia, Francia e Spagna, offrendo nuove opportunità di fruizione e confronto al pubblico" dichiara la consigliera metropolitana delegata alla valorizzazione del patrimonio della Pinacoteca, Micaela Paparella.

Attraverso capolavori di autori come Monet, Boldini, Netti e altri protagonisti della scena artistica europea, la mostra intende restituire al pubblico l’atmosfera di un’epoca di profondi mutamenti, in cui gli artisti si fanno interpreti della modernità, del sentimento individuale e della ricerca di libertà creativa.

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