Nel 1985 una spedizione norvegese conquistò la cucina giapponese: oggi il sushi al salmone norvegese è uno dei piatti più amati al mondo e soprattutto in Italia
MILANO – Il sushi con il salmone quest’anno compie 40 anni da quando nel 1985 un gruppo di audaci norvegesi partì alla volta di Tokyo con l’intento di proporre al popolo giapponese un’idea che si rivelerà rivoluzionaria: utilizzare il salmone norvegese crudo come ingrediente per il sushi. Sino a quel momento, era stato il tonno l’ingrediente preferito dalla tradizione giapponese, per via del rischio di parassiti presente nelle specie selvatiche di salmone. Ma i norvegesi avevano un asso nella manica: un pesce allevato secondo standard elevatissimi, sicuro e di qualità eccellente.
Quarant’anni dopo, quella scelta pionieristica è diventata un fenomeno globale, non solo uno degli ingredienti più apprezzati nella cucina giapponese contemporanea, ma anche il cuore pulsante di una tendenza gastronomica che ha conquistato il mondo.
È proprio questa storia di coraggio, visione e cultura che il Norwegian Seafood Council vuole celebrare in occasione del World Sushi Day (18 Giugno). Un anniversario che ricorda quanto un’idea, se portata avanti con passione, possa cambiare le abitudini alimentari di interi Paesi. E nessun Paese europeo ha abbracciato il sushi al salmone norvegese con lo stesso entusiasmo dell’Italia.
Negli ultimi anni il Belpaese è diventato il terzo mercato al mondo per il consumo di salmone norvegese, e nel 2024 gli italiani ne hanno consumato circa 140.000 tonnellate, un dato in fortissima crescita rispetto al 2017.
Solo nei primi mesi del 2025, le esportazioni hanno superato le 22.600 tonnellate, segnando un +28% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Oggi quasi il 10% dell’intera produzione norvegese finisce sulle tavole italiane.
A trainare questa tendenza sono le nuove abitudini alimentari, in cui poke bowl, sashimi e sushi si affermano come alternative leggere e di qualità alla cucina tradizionale. Non a caso, il salmone norvegese è oggi il più conosciuto e il più apprezzato dagli italiani, con una quota di mercato superiore al 90%.
"Il sushi è una delle espressioni più raffinate della cucina giapponese, ma la storia del salmone norvegese nel sushi è il simbolo di quanto la contaminazione culturale possa generare innovazione e gusto" ha dichiarato Tom Jørgen Gangsø, Direttore Italia, Norwegian Seafood Council "In Italia, questa unione ha trovato terreno fertile: oggi il sushi con il salmone non è solo un piatto, ma un’abitudine, una passione quotidiana. I numeri parlano chiaro: il salmone norvegese è diventato parte integrante della dieta degli italiani e continuerà a esserlo anche nei decenni a venire".
Infatti, il salmone è diventato protagonista indiscusso della cucina fusion. Secondo una recente indagine del Norwegian Seafood Council*, il 93% degli italiani che consumano pesce ha mangiato almeno una volta in un ristorante sushi o fusion nell’ultimo mese, mentre quasi la metà ha scelto un locale specializzato in poke. E tra chi sceglie il salmone fuori casa, il consumo medio è di tre volte al mese, con picchi tra i più giovani, nella fascia 18-34 anni.
Il World Sushi Day è l’occasione perfetta per raccontare questa storia, invitando tutti a celebrare questo anniversario speciale riscoprendo il gusto autentico del salmone norvegese. Che sia in un ristorante giapponese o preparato a casa, il sushi con il salmone norvegese è oggi un gesto quotidiano che racchiude 40 anni di storia, cultura e innovazione!
Per ulteriori informazioni vi invitiamo a consultare il link: https://www.pescenorvegese.it/storie-dalla-norvegia/il-miglior-pesce-possibile/origine-sushi-e-salmone-norvegese/
*Survey NSC effettuata sui consumatori di Roma, Milano, Torino
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