Lubes (Fenailp): 'No alla privatizzazione della costa ostunese'


OSTUNI (BR)
- "No alla privatizzazione della costa ostunese. È il grido che si sente, in questi giorni, da parte degli esponenti di centrodestra e soprattutto anche da diverse associazioni che hanno fatto una petizione sul posto segnalando tutta la situazione alle autorità di riferimento, contro la scelta dell'amministrazione comunale di Ostuni di mettere a gara sette tratti di spiaggia per dare concessioni a chi vuole offrire servizi (come lettini, ombrelloni o bar). In teoria, queste decisioni dovrebbero basarsi sul Piano Comunale della Costa, che serve a organizzare in modo corretto l’uso del litorale. Questo piano però è bloccato da due anni e non è ancora stato approvato" si legge in una nota stampa a cura del vicepresidente nazionale della Fenailp, Cosimo Lubes.

"Nonostante ciò, il Comune ha scelto di usare il Piano Regionale delle Coste, ma ha incluso zone che in realtà non si possono ancora usare, Senza considerare, inoltre, la normativa dove le percentuali da lasciare libere ai cittadini è il 60% e non, come viene identificato, tra il 40%e il 50%. In particolare: i Lotti 1 (Pilone) e 2 (Cala di Rosa Marina) si trovano dentro il Parco delle Dune Costiere, dove non si possono dare nuove concessioni finché non viene approvato il piano del parco. Queste due zone sono anche Siti di Interesse Comunitario (SIC) e, per usarle, serve una Valutazione Ambientale che non è stata fatta; il Lotto 7 (Torre Pozzella) si trova in un’area protetta, vicino a una torre storica del ‘500, che è tutelata dal Ministero della Cultura. Anche qui non sarebbe stato possibile dare concessioni, ma il Comune lo ha fatto lo stesso, con un’area molto più grande del previsto. Pare che tutto sia stato fatto in fretta con scelte unilaterali. Si teme che questa operazione sia un'altra scelta poco trasparente dell’attuale amministrazione comunale, come già accaduto in passato. Ci si chiede se queste concessioni servano davvero al territorio o se siano fatte solo per favorire qualcuno. Chi ha preso queste decisioni dovrebbe assumersi le proprie responsabilità. Sarebbe stato opportuno un incontro con l'amministrazione comunale e con tutte le associazioni di categoria per affrontare questo tema: ciò che, purtroppo, non avviene in diverse occasioni. Suggeriamo, quindi, un consiglio comunale monotematico aperto a tutti i cittadini" si legge ancora nella nota stampa di Cosimo Lubes.

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