Lutto nel mondo del cinema: addio all'attore Gene Wilder

L'attore, sceneggiatore, regista e scrittore statunitense Gene Wilder è morto a 83 anni. A darne notizia la famiglia. Gene Wilder, pseudonimo di Jerome Silberman, era nato a Milwaukee, negli Stati Uniti, l'11 giugno 1933, in una famiglia di ebrei russi immigrati. Terminata l'università in America, decide di trasferirsi in Inghilterra, dove inizia a studiare recitazione alla "Bristol Old Vic Theatre School". Entra poi nell' Actors Studio. Il suo primo ruolo cinematografico "Gangster Story". Primo ruolo da protagonista in un film con Mel Brooks, con cui collaborerà intensamente è "Il film è Per favore, non toccate le vecchiette", del 1968, anche per Mel Brooks è l'opera prima da regista e sceneggiatore. Per la sua interpretazione riceve la nomination all'Oscar come miglior attore non protagonista, mentre il film si aggiudica la statuetta per la miglior sceneggiatura originale. 
Uno dei ruoli più importanti della carriera di Gene Wilder lo vede protagonista nel 1971 del film "Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato", di Mel Stuart, tratto dal romanzo La fabbrica di cioccolato di Roald Dahl. La pellicola in origine fu un flop commerciale. Successivamente Wilder ritrova il successo commerciale nel 1972 grazie al film di Woody Allen "Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso (ma non avete mai osato chiedere)". Nel 1974 "Frankenstein Junior regala a Wilder e Brooks una nomination all'Oscar per la miglior sceneggiatura non originale. Nel 1977 è la volta della sua seconda regia, "Il più grande amatore del mondo", ispirata al film di Federico Fellini "Lo sceicco bianco", e che si rivela un insuccesso di critica e di pubblico. Nel 1979 viene diretto da Robert Aldrich nella commedia western "Scusi, dov'è il West?" dove recita con un emergente Harrison Ford.
Importante anche l'amicizia tra Sidney Poitier e Wilder: scrivono insieme la sceneggiatura del film "Hanky Panky - Fuga per due" dove Wilder conosce la futura compagna di vita e dei successivi due film Gilda Radner. Dopo Hanky Panky Wilder dirige il suo terzo film, "La signora in rosso", che nonostante le brutte critiche ottiene un grande successo di pubblico e lancia la carriera dell'esordiente Kelly LeBrock. La quarta e ultima regia di Wilder, "Luna di miele stregata" del 1986, è invece un flop.
"Non guardarmi: non ti sento, uscito nel maggio 1989 è l'ultimo grande successo commerciale dell'attore. Dopo la commedia romantica "Bebè mania Wilder gira nel 1991 l'ultimo film con Pryor, "Non dirmelo... non ci credo". Nel 1994 Wilder è protagonista della sitcom "Quel pasticcione di papà", nel 1996 torna dopo più di vent'anni a recitare in teatro, portando in scena per cinque mesi consecutivi al Queen's Theatre di Londra "Laughter on the 23rd Floor" di Neil Simon. 
Wilder ritorna in scena nel 1999, dove appare nel pluripremiato adattamento televisivo della NBC di "Alice nel paese delle meraviglie" e in due film-tv polizieschi sceneggiati dallo stesso Wilder, "The Lady in Question" e "Murder in a Small Town", entrambi inediti in Italia. Nel maggio 2005 Wilder ha pubblicato un libro con le sue memorie, "Baciami come uno sconosciuto" (Kiss Me Like a Stranger: My Search for Love and Art), pubblicato in Italia da Sagoma Editore, un resoconto completo del periodo che va dalla giovinezza alla morte della Radner. Due anni dopo ha pubblicato il suo primo romanzo, "La mia puttana francese" (My French Whore), ambientato durante la Prima guerra mondiale, nel 2008 ne ha pubblicato un secondo, "The Woman Who Wouldn't", mentre nel 2010 ha dato alle stampe una raccolta di storie, "What is This Thing Called Love?"

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